La Nuova Sardegna

Oristano

S’Aladerru, ipotesi di dialogo

S’Aladerru, ipotesi di dialogo

Bosa, l’opposizione disponibile a tornare in aula e votare il progetto del canale

27 febbraio 2018
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BOSA. «Siamo disponibili ad approvare un progetto che tenga conto di tutte le problematiche che ad oggi ne hanno impedito la realizzazione»: così l’ex sindaco Piero Franco Casula, apre al dialogo sul progetto per il canale di S’Aladerru. Una disponibilità manifestata dopo la riunione di consiglio in cui Udc e Per Bosa hanno abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale per la votazione di ratifica della delibera del 2016. «Ci spiace verificare che di fronte a decisioni così importanti per la sicurezza della nostra comunità si assista a scelte di questo tipo», commentava al termine della riunione la vice sindaca Maura Cossu.

«Non accettiamo che la maggioranza scarichi sull'opposizione le responsabilità di questo mancato “annullamento e nuova convalida di una delibera irregolare” votata solo dalla maggioranza» replica Per Bosa.

«Dopo le vicende del 2008 – spiega una nota – quando l'allora giunta cambiò il percorso di quel canale, nel 2009 la giunta Casula ripropose il progetto così come ideato dal principio. Iniziò un lungo iter burocratico che nel 2013 ci fece ottenere tutti i nulla osta e le autorizzazioni. Arrivarono quindi i passaggi in giunta e in consiglio dove, tra incompatibilità, contrari al progetto e chi abbandonava l'aula senza motivo, non si riusciva a garantire il numero legale».

Per Bosa punta il dito sulle defezioni del 2013, in un incandescente fine mandato per l’ex sindaco Piero Franco Casula, di Luigi Mastino e Danilo Mastinu, allora in minoranza: «Lo stesso sindaco Casula e il presidente del consiglio chiesero ai due consiglieri di garantire il numero legale: richiesta che non venne accolta. Chiedemmo subito la nomina di un commissario che la Regione ad aprile 2014 ci negò».

Altri sviluppi tra il 2014 ed il 2018, nella consiliatura guidata da Luigi Mastino. Con delibere di giunta approvate e annullate in autotutela, e di consiglio, l’ultima del febbraio 2016, che devono tornare in aula per la necessaria ratifica. (al.fa.)

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