La Nuova Sardegna

Oristano

Donazioni di sangue in crescita a Bosa

Donazioni di sangue in crescita a Bosa

Con poco meno di duecento soci l’associazione di volontariato ha garantito oltre 400 sacche

03 marzo 2018
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BOSA. Poco meno di 200 soci, la sezione Avis di Bosa ha toccato nel 2017 le 400 donazioni in loco, a cui vanno aggiunte le 7 oltre provincia.

Queste alcune delle cifre snocciolate dal presidente Giampaolo Pallucca nell’assemblea che si è svolta nei giorni scorsi nella città del Temo. Con il sodalizio che guarda al futuro, per rilanciare ulteriormente l’attività dell’Avis nel territorio. I donatori attivi di Avis Bosa sono 189.

Un numero certamente ragguardevole in una città che conta ottomila abitanti, dove l’Avis da decine di anni svolge un ruolo importante tra le associazioni di volontariato. Tre i principali argomenti richiamati dal presidente e dal direttivo nella riunione del 23 febbraio scorso.

«La chiamata, la prenotazione e l’accoglienza del donatore nel centro trasfusionale. Indispensabili per raggiungere l’obiettivo e recuperare quei donatori che non hanno donato, cercando di capire quali sono stati i motivi e rendere il percorso di ciascuno più semplice», spiega Pallucca.

La chiamata al donatore svolge infatti un ruolo importantissimo, perché di fatto supplisce alle carenze della donazione spontanea coprendo spesso il fabbisogno degli ospedali.

«Naturalmente perché tutto il sistema funzioni dobbiamo condividere i problemi ma cercare anche, con il contributo di tutti, le possibili soluzioni», il tema del dibattito nell’Avis di Bosa. Ci sono poi questioni anche logistiche, perché da gennaio 2018 in ospedale ha chiuso battenti la cucina, per cui da allora è l’Avis che provvede all’alimentazione dei donatori. L’associazione inoltre a dicembre 2017 ha dato corso anche a Bosa ad una iniziativa lanciata da Avis Oristano. Premiando, con due borse di studio del valore di 300 euro ciascuna, due studenti donatori che lo scorso anno si sono diplomati, rispetto alle sei domande pervenute. «Tra i propositi per il 2018, vi invitiamo a donare il sangue almeno due volte l’anno», chiude Giampaolo Pallucca.(al.fa.)

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