La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, i giovani delle scuole a lezione di legalità e rispetto

Bosa, i giovani delle scuole a lezione di legalità e rispetto

BOSA. Valorizzazione, rispetto, fatica: questi i temi chiave del primo incontro del progetto “Bosa in Leg,” che animano gli interventi dei qualificati relatori presenti ieri mattina nell’auditorium...

13 marzo 2018
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BOSA. Valorizzazione, rispetto, fatica: questi i temi chiave del primo incontro del progetto “Bosa in Leg,” che animano gli interventi dei qualificati relatori presenti ieri mattina nell’auditorium del Liceo di Bosa, sul più generale tema della legalità. Filo conduttore di un progetto voluto dall’Associazione Luisa Monti Onlus di Bosa, fortemente impegnata in progetti di aiuto nel terzo mondo e sul territorio, che oltre alla fase teorica prevede nelle prossime settimane l’avvio di interventi concreti in diverse aree della città del Temo. Dove gli studenti aderenti a “Bosa in Leg” si daranno da fare per rendere maggiormente fruibili, sperando che da zone di degrado si trasformino in luoghi di vera socializzazione per i giovani in particolare, quattro piazze cittadine. In platea i ragazzi delle prime classi di vari corsi dell’Istituto di istruzione superiore Pischedda, una nutrita pattuglia di avvocati e qualche genitore. Del tema legalità, anche con esempi pratici, hanno parlato il responsabile del commissariato della Polizia di Stato di Macomer Michele Chessa e il magistrato Ines Pisano, dopo il saluto della presidente della Onlus Antonella Deriu, che ha portato l’augurio di buon lavoro inviato dal vescovo di Alghero-Bosa Mauro Maria Morfino. A tracciare il percorso di “Bosa in Leg” la psicologa, responsabile del progetto “I giovani e la legalità” finanziato dal Fondo nazionale per il volontariato che fa capo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Silvia Peri. Con richiami a temi legati soprattutto alle vicende del mondo giovanile, il target principale delle azioni del progetto. Tutela dei minori, cybercrime e tutte le implicazioni legate al contrasto di cyberbullismo o stalking, questi alcuni temi trattati. Anglosassoni per idioma, ma che descrivono situazioni – di pericolo soprattutto per i ragazzi più fragili – sempre più attuali anche nel nostro territorio. «Il nostro lavoro è di prevenzione, ma se e quando necessario anche di repressione», spiega il Commissario Capo Michele Chessa. Le indagini spesso travalicano l’ambito locale, visto che dietro truffe online o azioni di Sexting o Phising si nascondono persone, quando non organizzazioni, che operano all’estero. Nuove sfide per gli uomini in divisa, a cui si unisce la sempre vigile azione di prevenzione e lotta a vandalismo, bullismo, alcolismo, stupefacenti. Temi quelli della legalità connessi a “Giustizia e coscienza civile” per il magistrato Ines Pisano, che ricorda le nuove norme in materia penale sulla responsabilità, anche di minori e di riflesso famiglie, quando ad esempio lo “scherzo” sui social prende magari forma di minaccia, persecuzione o diffamazione. «La cosa principale è il vostro futuro, la vostra vita, le vostre scelte, il sapere da che parte stare», l’appello di Ines Pisano rivolto alla platea dei più giovani. (al.fa.)

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