La Nuova Sardegna

Oristano

Sosta, i tagliandi di cortesia dimenticati

di Michela Cuccu
Sosta, i tagliandi di cortesia dimenticati

L’assessora promette un rapido esame in giunta, nel frattempo si attende un parere legale ma le difficoltà rimangono

14 marzo 2018
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ORISTANO. «L’ipotesi di introdurre i tagliandi di cortesia per evitare la multa quando, la sosta è scaduta, è all’attenzione della giunta comunale. Manterremo gli impegni presi in campagna elettorale e porteremo, quanto prima, l’argomento all’esame della Commissione». Lo dice Pupa Tarantini, assessora comunale al Traffico e alla viabilità che tra le sue competenze ha anche quella della gestione dell’appalto del servizio di sosta a pagamento.

L’assessora non fa anticipazioni su una questione che l’amministrazione aveva stabilito di far esaminare da un legale proprio per la delicatezza dell’argomento. «Se avessimo potuto, la cosa sarebbe stata risolta in tempi rapidi, ma l’argomento è controverso – spiega Pupa Tarantini –. Se si considera che dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione, che aveva dichiarato legittime le contravvenzioni in caso di sosta scaduta, diversi Comuni hanno deciso di revocare il sistema dei tagliandi di cortesia che invece, per gli automobilisti rappresentava la garanzia di non dover vivere nell’ansia quando parcheggiavano in aree a pagamento».

Su un aspetto però l’assessora non recede di un passo: «È una questione che sta a cuore ai cittadini e noi abbiamo il compito di esaminarla con estrema attenzione». Quando il centro destra era all’opposizione, quella di utilizzare i tagliandi di cortesia per consentire di evitare la multa nelle aree di sosta a pagamento, semplicemente pagando per il tempo “scoperto”, era stato un cavallo di battaglia della minoranza contro la giunta Tendas, ma non sembra che le novità siano immediate semmai ci saranno. L’ultimo tentativo di intridurlo era stato a maggio di due anni fa, quando appunto l’opposizione si trovò compatta a sostenere la mozione presentata dall’Udc per la modifica del regolamento dei parcheggi. Il risultato però fu a dir poco paradossale: la mozione venne approvata dall’aula, senza però raggiungere il numero sufficiente per essere adottata.

Salito al governo della città, il centro destra ha ripreso in mano la questione. A settembre dell’anno scorso, era stata proprio Pupa Tarantini ad annunciare l’intenzione della giunta di affrontare nuovamente la questione per trovare una soluzione che consentisse, malgrado le sentenze della Cassazione, di utilizzare il sistema del tagliando di cortesia. Non sarà semplice, anche perché il dirigente della Polizia locale, Rinaldo Dettori, ha sempre sostenuto che il sistema non sia previsto dal Codice della strada. Insomma, se la sosta è scaduta la multa è legittima e deve essere pagata.

Interpretazione, quella del Comando della Polizia locale, che agli oristanesi non piace e non solo perché al contrario, in tante altre città, come ad esempio a Sassari, il tagliando di cortesia continua ad essere utilizzato. Ormai da diversi mesi gli automobilisti sono infatti costretti a fare i conti con un altro disservizio. È dai primi di settembre, infatti che l’applicazione “Easy park” che consentiva di pagare la sosta attraverso lo smartphone, non funziona più. La società Sis, titolare dell’appalto dei parcheggi a pagamento, aveva infatti rescisso la convenzione, a causa dei rincari che prevedevano un addebito di 29 centesimi per ogni sosta, soldi che andavano ad aggiungersi ai 15 centesimi già previsti. Insomma, pagare attraverso il telefonino poteva diventare un lusso per pochi.

La ditta appaltatrice in realtà aveva annunciato la possibilità di utilizzare un’altra applicazione per consentire il pagamento con lo smartphone, ma a distanza di più di sei mesi, per parcheggiare in mezzo alle strisce blu bisogna “fare all’antica” e avere a portata di mano le monete da introdurre nei totem. Ma soprattutto, biogna fare parecchia attenzione all’orologio. Perché se il tempo è scaduta, la multa è certa.

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