La Nuova Sardegna

Oristano

La Lipu va in difesa delle cornacchie

di Michela Cuccu
La Lipu va in difesa delle cornacchie

Critiche alle proposte di Coldiretti: «Sì a indennizzi per gli agricoltori, no all’abbattimento dei volatili»

17 marzo 2018
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ORISTANO. «Siamo d’accordo con la concessione di indennizzi e con la riduzione della popolazione di questi uccelli ma non condividiamo i metodi cruenti». La Lipu replica alla richiesta di abbattimento di una quota di cornacchie che altrimenti, continuerebbero a provocare enormi danni alle produzioni agricole. «La Coldiretti ripropone, come ormai fa da tempo, il problema dei cosi detti “nocivi” nelle campagne e segnala una evidente alterazione dell’equilibrio fondante tra ambiente e attività produttive che occorre ripristinare – scrive l’associazione ambientalista in una nota – ripristinarlo però a senso unico, vale a dire, con la uccisione degli animali». La Lipu accusa la Coldiretti «Non fa mai autocritica, non l’abbiamo mai sentita denunciare l’uso della chimica in agricoltura». Gli ambientalisti spiegano come le profonde trasformazioni fondiarie, in favore dell’attività agricola e zootecnica, abbiano fortemente interferito con il paesaggio. «La ricerca di spazi produttivi, ha sconvolto equilibri ecologici e di conseguenza floro faunistici che hanno innescato nuovi rapporti di coevoluzione tra specie e non certamente naturali. Questi hanno finito per favorire alcune specie a detrimento di altre, specialmente per quanto riguarda la consistenza delle relative popolazioni», è la tesi della Lipu, che, assieme a Wwf e Earth Gardeners, hanno di recente proposto alle associazioni agricole un documento sul tema in cui dichiarano che oggi non sia più possibile disconoscere che tutta una serie di specie, spesso sviluppatesi a dismisura per ragioni diverse, sono in grado di infliggere danni rilevanti alle attività produttive agro-alimentari e zootecniche, e nello stesso tempo, determinare profonde dissimmetrie nella composizione delle comunità animali con riflessi ecologici estesi in termini di biodiversità animale e vegetale. Secondo gli ambientalisti , buona parte della responsabilità delle modifiche ambientali va attribuita alla Politica agricola comunitaria. «La Pac – si legge – ha incoraggiato l’intensificazione delle pratiche agricole e causato enormi cambiamenti nel modo di gestire gli ambienti rurali. In conseguenza di ciò, la complessità ecologica è drasticamente diminuita. La velocità con cui si verificano questi cambiamenti non dà scampo a molte specie di uccelli che, incapaci di adattarsi, stanno semplicemente scomparendo. In declino vi sono l’allodola, l’averla capirossa, la calandrella, la cutrettola, il fanello, il saltimpalo, la sterpazzola, lo stiaccino, il verdone». Insomma, un secco “no” alla richiesta di procedere con gli abbattimenti delle cornacchie, così come proposto da Coldiretti.

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