La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, ladri messi in fuga: c’è un identikit

di Simonetta Selloni
Oristano, ladri messi in fuga: c’è un identikit

In via Versilia l’intervento di un pensionato ha scoraggiato due uomini e una donna che stavano per entrare in una casa

17 marzo 2018
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ORISTANO. C’è il primo identikit dei ladri seriali di Torangius. O almeno, di una cellula di quella che potrebbe essere una banda ben strutturata e con diversi complici che si sono finora mossi indisturbati, mettendo a segno una decina di furti dall’inizio dell’anno. Indisturbati, fino a giovedì sera. Tre persone, due uomini e una donna, sono stati infatti notati e messi in fuga proprio mentre, con tutta probabilità, stavano per entrare in una delle villette a schiera di via Versilia. Il proprietario è Mario Manca, che con la moglie era fuori casa. A mandare all’aria i piani dei ladri è stato il suo vicino, Salvatore Patta, 85 anni, da 26 nella casa al numero 45/A di via Versilia. Il suo racconto: «Mia moglie mi ha detto di aver visto una donna nella casa accanto una donna che parlava, davanti al citofono, con un telefonino o qualcosa del genere. Mi ha chiesto di andare sul retro a controllare. Io sono andato, e ho visto due uomini, due ragazzi: si capiva che erano giovani. Ho cominciato a urlare, cosa potevo fare di altro? E comunque loro sono scappati. Allora abbiamo chiamato i carabinieri». Stando alla ricostruzione, i due, uno più alto dell’altro, erano accovacciati sotto una tettoietta per ripararsi dalla pioggia, all’interno del giardino. Si sono poi mossi verso la casa, ma l’intervento del pensionato li ha disturbati e hanno abbandonato il campo.

Anche la donna è scappata. È stata descritta come giovane, con lunghi capelli raccolti da una coda. Pare che qualche altra volta siano stati intravisti, ma questa è la prima volta che c’è una vera e propria descrizione. Con i carabinieri della Compagnia di Oristano, ci sono anche gli uomini della Squadra mobile della Questura. Ieri sono tornati in via Versilia per raccogliere le testimonianze di Salvatore Patta, della moglie e di Mario Manca. Il proprietario della casa presa di mira dai ladri ha deciso di installare le telecamere. «A casa mia non entrano», ha detto.

Da qualche giorno a Torangius sono stati intensificati i servizi di controllo. Le piste seguite dagli inquirenti sono diverse, e con l’episodio di giovedì potrebbero esserci anche sviluppi. C’è da dire che non è escluso che i ladri contino su qualche basista del luogo: non si spiega la precisione chirurgica degli interventi a colpo sicuro, in case lasciate temporaneamente incustodite. Il fatto è che sempre meno persone si fidano ad uscire: «Lo scriva, qui in via Versilia siamo agli arresti domiciliari. Non possiamo uscire, nemmeno per andare dal dottore. Abbiamo paura», ammette candidamente Salvatore Patta. La settimana prossima intanto gli abitanti si riuniranno in assemblea.

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