La Nuova Sardegna

Oristano

Allarme rientrato, il Tirso è sotto controllo

Allarme rientrato, il Tirso è sotto controllo

Accuse della Coldiretti: «Enorme la quantità di acqua che va in mare. Serve un piano idrico»

22 marzo 2018
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ORISTANO. Dopo una notte di preoccupazione, la situazione è sotto controllo. Il Tirso, nonostante continui a piovere non fa più paura ma giustamente si sono volute prendere tutte le precauzioni per garantire la sicurezza. Resta comunque lo stato di allerta, ma la piena che si poteva registrare a valle di Fordongianus e fino alla foce nel Golfo di Oristano è sotto controllo. Al momento non ci sarebbe il rischio imminente di allagamento della golena, ciò che ieri aveva fatto scattare da parte del Comune di Oristano la chiusura al traffico della strada e del ponte sommergibile di Silì. L’allarme era scattato dopo la decisione dell’Enas di abbassare il livello dell’invaso della diga di Pranu Antoni col rilascio di 60 metri cubi di acqua al secondo fino al raggiungimento delle condizioni di sicurezza.

Naturalmente, anche in settimane in cui la pioggia non manca, l’attenzione rimane puntata sulla questione siccità, tanto è vero che la Coldiretti è subito intervenuta sulla questione. «Capiamo i motivi legati alla sicurezza, tuttavia è assurdo che, dopo anni di siccità, si assista ad un generico spreco di preziose risorse idriche», dice il presidente provinciale Giovanni Murru riferendosi proprio allo sversamento dell’acqua dalla piccola diga di Pranu Antoni di Fordongianus che, per ragione di sicurezza, deve mantenere un basso livello. Per il presidente provinciale della Coldiretti è paradossale che bastino poche giornate di pioggia, dopo anni di siccità, a mettere in difficoltà i bacini di raccolta: «Nell’ Isola ci sono territori che a breve andranno comunque incontro a restrizioni e contingentamenti dell’acqua sia per uso irriguo che domestico. È inaccettabile che le istituzioni preposte non siano ancora in grado di programmare un efficiente invaso della risorsa idrica. C’è un ritardo strutturale che ancora manifesta l’isola riguardo a opere o infrastrutture che consentire di affrontare senza drammi periodi siccitosi».

Per Emanuele Spanò, vice direttore provinciale della Coldiretti, occorrerebbe approfittare di situazioni come quella attuale per accumulare risorse idriche per i tempi di secca. «Sono tanti anche nel nostro territorio – afferma – i rivi stagionali con buone portate che vanno direttamente a finire sul mare. Per quanto sia fisiologico che una parte dell’ acqua scorra verso il mare, appare sempre più indispensabile realizzare un programma organico di raccolta dell’acqua». (e.c.)

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