La Nuova Sardegna

Oristano

Piano dei litorali, avanti adagio

Piano dei litorali, avanti adagio

Da Bosa partirà il carteggio tecnico alla Regione, tempi di approvazione lunghi

29 marzo 2018
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BOSA. Prosegue il complesso iter che permetterà anche alla città del Temo di dotarsi del Pul, il Piano di utilizzo del litorale.

La giunta municipale infatti nei giorni scorsi ha dato via libera al Piano operativo finanziario che scandisce gli adempimenti per la redazione del Piano di utilizzo dei litorali: uno strumento fondamentale anche per la futura programmazione turistica, sulla spiaggia di Bosa Marina in particolare.

L’ente locale, deve adeguare i propri strumenti urbanistici, tra cui il Pul, separatamente rispetto all’adeguamento del Puc, al Piano paesistico regionale ed al Pai, il Piano di assetto idrogeologico.

L’iter, già seguito da altri comuni sardi, non senza difficoltà e ritardi, è stato avviato nel 2007 con incarichi di consulenza a studi e professionisti. La fase preliminare che riguarda il Pul venne approvata con una apposita decisione del consiglio comunale nel febbraio del 2014, che votò la delibera che dettava gli indirizzi e gli obiettivi del piano che guarda all’utilizzo del litorale.

Solo a luglio del 2015 la giunta regionale ha approvato i criteri di programmazione delle risorse disponibili nel triennio. Il Comune di Bosa ha ottenuto così un finanziamento di quasi 28mila euro.

Ma a questo punto, considerato anche le diverse modifiche legislative intervenute, la società di consulenza che si occupa della redazione del Pul ha chiesto di rivedere la convenzione già stipulata, per adeguarla alle nuove disposizioni attraverso un nuovo protocollo di intesa.

Il via libera dalla giunta municipale è arrivato due anni fa. A questo punto occorre elaborare due distinte Valutazioni di impatto ambientale: una per il Puc e l’altra appunto per il Pul, per il quale è anche necessario procedere allo studio di compatibilità idraulica ed a quello di compatibilità geologica e geotecnica.

Nel territorio di Bosa sono presenti i Sic della Rete Natura 2000 e le Zps Valle del Temo e Costa ed entroterra tra Bosa, Suni e Montresta, con obbligatori specifici studi di Valutazione di incidenza ambientale.

Per redigere questi studi la somma totale prevista raggiunge quota 31mila euro, con il comune che quindi stanzia dal proprio bilancio poco più di tremila euro, necessari a coprire l’intero importo.

Il Comune ha così presentato alla Regione il Piano operativo finanziario per la redazione e adeguamento del Pul, con allegato il necessario cronoprogramma degli studi e delle fasi da affrontare prima che lo strumento possa diventare operativo.

Chiusa la parte progettuale il futuro lavoro prevede la redazione del carteggio necessario per le Valutazioni di impatto ambientale, Studio di incidenza ambientale e infine Studio di compatibilità.

Tempi lunghi, e decine di faldoni in più.

Alessandro Farina



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