La Nuova Sardegna

Oristano

bonarcado 

Società sportiva morosa, polemiche sui rimborsi

BONARCADO. Il modo con cui la società sportiva F.C. Bonacatu risolverà il contenzioso con il Comune, creditore delle cifre anticipate per pagare le bollette dell’energia elettrica consumata nell’impi...

04 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





BONARCADO. Il modo con cui la società sportiva F.C. Bonacatu risolverà il contenzioso con il Comune, creditore delle cifre anticipate per pagare le bollette dell’energia elettrica consumata nell’impianto sportivo, non è piaciuto alla minoranza consiliare. E lo ha ribadito in un documento redatto a margine dell’ultimo Consiglio Comunale. Il debito accumulato dalla società sportiva al 31 dicembre 2017 supera di poco i 14 mila euro, cifra che il sodalizio non è in condizioni di rimborsare. In alternativa la società ha chiesto di compensare quel debito cedendo all’amministrazione Comunale una struttura realizzata a proprie spese nel terreno in cui sorge l’impianto sportivo, il cui valore (stimato da un tecnico che ha redatto una perizia giurata depositata in tribunale) ammonta a poco meno di 38 mila 500 euro, nonché di proseguire gratuitamente nella gestione della struttura per altri sei anni (diventati cinque). Da qui la proposta della maggioranza, portata nell’ultima riunione del Consiglio Comunale, tesa a risolvere in quella maniera un problema che si trascina da anni. La minoranza però, con Antonella Sanna, evidenzia che alla cifra stabilita dalla perizia (a cui non è seguita una controperizia da parte del Comune) si dovranno aggiungere le spese di registrazione dell’atto, che saranno a carico di chi acquisisce il bene. Sanna, nel suo intervento, ha sottolineato che la società sportiva era stata autorizzata dal Comune (amministrazione guidata dall’allora sindaco Mario Sassu), a realizzare un chiosco bar amovibile.

Questa struttura, costruita in un’area che ostruirebbe la via di fuga e l’ingresso ai mezzi di soccorso, è fissa, e quindi secondo la minoranza abusiva. Il sindaco Franco Pinna si dice convinto della bontà della decisione assunta. «Abbiamo acquisito un bene utile per la comunità che prima non avevamo – spiega – inoltre ci siamo adoperati per risolvere una situazione preesistente. La realizzazione di quella struttura era stata regolarmente autorizzata». Dello stesso tono anche l’assessore allo sport Michele Sassu. «I componenti del direttivo dell’F.C. Bonacatu hanno sempre lavorato per evitare che lo sport bonarcadese morisse – precisa Sassu – l’energia elettrica è stata consumata perché gli atleti, molti dei quali lavorano, si possono allenare soltanto di sera tardi. Mi sono dimesso dall’incarico di segretario del sodalizio sportivo da settembre, perché ricopro l’incarico di assessore allo sport».(p.m.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative