La Nuova Sardegna

Oristano

Anche Arborea contraria al progetto del termodinamico

Anche Arborea contraria al progetto del termodinamico

Il Consiglio boccia l’iniziativa con una delibera La sindaca: «Le comunità devono scegliere il loro futuro»

06 aprile 2018
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ARBOREA. Si allarga il fronte di contrarietà alla realizzazione dell’impianto solare ibrido termodinamico della società San Quirico Solar Power di Bolzano nel territorio di Oristano.

Anche il consiglio comunale di Arborea, pur non confinando con l’area destinata al progetto, ha espresso contrarietà, tutta politica, al progetto che prevede la realizzazione di una centrale termoelettrica solare ibrida, localizzata in agro del comune di Oristano, in località ‘Tanca ‘e su Presidente’, in una zona a destinazione agricola.

Con una delibera approvata lo scorso 29 marzo il consiglio comunale ha deliberato la netta contrarietà all’impianto, delibera che segue i pareri contrari già espressi dalla amministrazioni dei comuni di Oristano, Palmas Arborea e, nel febbraio 2015, del Consiglio Provinciale.

Le ragioni del no al Termodinamico vengono ribadite dalla stessa sindaca Manuela Pintus.

«Le comunità chiedono di poter incidere sulle scelte che interessano i territori in cui vivono, credo che le istituzioni abbiano il dovere di ascoltare le istanze che arrivano da chi si potrebbe trovare in futuro a convivere con impianti che hanno degli impatti socio-ambientali – commenta la Sindaca di Arborea Manuela Pintus – in questo contesto va letto il parere politico di contrarietà espresso dal nostro consiglio comunale».

Il progetto della Solar Power, che prevede oltre all’impiego della tecnologia del termodinamico anche una centrale a biomassa, nel corso di questi anni ha raccolto la ferma contrarietà di associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi, delle principali sigle sindacali e di associazioni a tutela dei consumatori alla quale ora si aggiunge la delibera del Consiglio Comunale di Arborea».

Il progetto è ora oggetto di una inchiesta, per adesso contro ignoti, aperta dalla Procura della Repubblica di Cagliari, a seguito di un esposto presentato da alcune associazioni ambientaliste che contestano la non liceità delle procedure amministrative a seguito delle quali la Regione aveva concesso il via libera, poi sospeso in sede di conferenza dei servizi l’ultima settimana di marzo.

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