La Nuova Sardegna

Oristano

Maglia nera a Santa Giusta Torregrande e Cabras

di Piero Marongiu
Maglia nera a Santa Giusta Torregrande e Cabras

Amianto, l’associazione ex-esposti assegna il non invidiabile riconoscimento Nuovo esposto alla Procura per segnalare lo stato di inquinamento di molti siti 

07 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CABRAS. Tra poco più di un mese la Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) assegnerà le bandiere blu alle località che avranno curato maggiormente la tutela dell’ambiente. Peccato che insieme alle bandiere blu quest’anno, e non è la prima volta, qualcuna di quelle località sarà insignita anche della poco gratificante bandiera nera, istituita dall’Areas (Associazione regionale ex-esposti amianto Sardegna). La prima spiaggia a ricevere il non invidiabile riconoscimento, nel 2016, è stata quella cabrarese di Funtana Meiga, dove la presenza di amianto è stata segnalata nel 2010. Da allora, a parte un primo intervento di raccolta finanziato con soldi della Regione, non è seguita la necessaria bonifica. A Funtana Meiga, si aggiungono anche Turre Seu e San Giovanni di Sinis, dove la presenza dell’amianto è stata segnalata più volte. Il Comune di Cabras non sarà il solo a ricevere l’indesiderato riconoscimento, che reca stampato il segno zodiacale del cancro. Ad esso si aggiunge quello di Oristano (per Torregrande) e quello di Santa Giusta (per Abbarossa). L’associazione ex esposti amianto oristanese, presieduta da Giampaolo Lilliu, però non si è limitata ad assegnare le bandiere nere. Qualche giorno fa ha inviato un esposto denuncia al Procuratore della Repubblica, al Prefetto, al presidente della Regione, agli assessori regionali ambiente e sanità, al commissario straordinario della Provincia e al sindaco di Oristano, ai sindaci di Cabras e Santa Giusta, ai Comandi della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, all’Arpas, alla direzione della Assl di Oristano, ai Carabinieri del Noe, al Corpo Forestale e alla Capitaneria di Porto di Oristano. Nell’esposto Lilliu evidenzia la grave situazione in cui versano alcuni importanti siti della provincia. «Nonostante una continua azione di denuncia – scrive Lilliu – siamo costretti a sollecitare un intervento finalizzato alla soluzione della vertenza in corso. Le innumerevoli segnalazioni da noi effettuate non hanno trovato risposte soddisfacenti relativamente alla difesa della salute dei cittadini e a quella di tutela dell’ambiente dal rischio amianto». In provincia, stando a quanto contenuto nella denuncia, la fibra è ancora presente in molti siti. «Tra questi – dice Lilliu – la scuola media Grazia Deledda, nel litorale marino di Santa Giusta, Torregrande, Funtana Meiga, Turre Seu e San Giovanni; e ancora: a Pasturas manna, Is Pastureddas e sa Lunigiana nella frazione di Silì; nella strada 288, tratto Simaxis Oristano, dove la presenza di amianto ha bloccato i lavori per la realizzazione di un cavalcavia».

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative