La Nuova Sardegna

Oristano

Schianto dopo l’alba, giovane in coma

di Enrico Carta
Schianto dopo l’alba, giovane in coma

Un 22enne ricoverato in Rianimazione. La sua auto si è schiantata contro un palo della luce in via Oristano

09 aprile 2018
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BARATILI SAN PIETRO. Un letto nel reparto di Rianimazione e il solito suono dei macchinari che fortunatamente scandiscono la regolarità dei battiti cardiaci. La notte appena trascorsa è andata via così, dopo un giorno di speranze e di inevitabili paure. Nel letto dell’ospedale San Martino c’è Filippo Fanari, cameriere di 22 anni di Baratili San Pietro che lavora nel ristorante Cocco & Dessì a Oristano. Proprio nel locale del capoluogo ha passato gran parte del suo sabato, prima di trascorrere qualche ora di divertimento per poi dirigersi verso Baratili dove abita il padre, mentre lui vive con la madre a Solarussa.

Guidava una Fiat 600 rossa quando a un incrocio ha perso il controllo dell’auto finendo contro un palo della luce in via Oristano. Il sordo rumore dello schianto è stato udito anche nelle case, tanto che una signora è uscita per vedere cosa fosse accaduto. Ha notato l’auto con la parte anteriore distrutta, il parabrezza in frantumi e i finestrini abbassati. Sembrava però che dentro l’auto non ci fosse nessuno. Poi però, assieme a un’altra signora che si stava recando al lavoro, ha controllato meglio. È stato in quel momento che Filippo Fanari è stato visto. Non al posto di guida, ma sul sedile del passeggero con le gambe incastrate tra le lamiere dell’auto, gli occhi chiusi e il corpo immobile.

Le due donne hanno immediatamente chiamato i soccorsi, quindi si sono accertate che il ragazzo fosse ancora vivo e fortunatamente era così. I soccorsi non sono stati semplici e, prima dell’intervento dell’equipe del 118, c’è stato bisogno dell’indispensabile opera dei vigili del fuoco del comando provinciale che hanno dovuto liberare il corpo del ragazzo dalla morsa delle lamiere accartocciate. Poi c’è stato solo tempo per la corsa in ospedale e il ricovero in Rianimazione. Ovviamente, dal momento che la decisione di indurre il coma farmacologico era necessaria di fronte ai numerosi traumi riportati, la prognosi è riservata per cui diventano decisive queste infinite ore. Intanto, fatto secondario per chi prega per un miglioramento delle condizioni di salute di Filippo Fanari, i carabinieri devono anche svolgere gli accertamenti per stabilire la dinamica dell’incidente. Il giovane stava probabilmente rientrando a casa dopo aver passato qualche ora in allegria al termine del turno di lavoro. Il fatto che sia stato trovato incosciente sul sedile del passeggero lascia pensare che potesse non aver indossato le cinture di sicurezza. Non ci sono tracce di scontri con altre auto per cui potrebbe essere un colpo di sonno la causa più probabile dell’incidente. Ma non è ciò di cui ora ci si preoccupa. (Ha collaborato Piero Marongiu.)

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