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Oristano

Bosa, sport e musica: si accende la macchina della solidarietà per Antonio

Bosa, sport e musica: si accende la macchina della solidarietà per Antonio

Le associazioni rispondono all’appello della famiglia Tanda per il figlio

10 aprile 2018
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BOSA. La macchina della solidarietà si mette in moto, e per il disabile di Bosa costretto a casa si potrebbe aprire nei prossimi mesi uno spiraglio di libertà. Antonio Maria Tanda ha ventuno anni, ma per un grave problema di salute dai primi mesi di vita è costretto all’immobilità, su una sedia a rotelle. I genitori, Antonietta Abbenanto e Giovanni Tanda, lo assistono con amore, ma con l’avanzare dell’età prendere di peso il loro figlio per portarlo in braccio dal primo piano del loro appartamento fino alla strada, è diventato sempre più difficile e complesso.

I genitori hanno quindi valutato diverse possibilità, una delle quali è la realizzazione di un ascensore, dal costo proibitivo però. L’appello dei Tanda alla solidarietà non è passato inosservato però. «Abbiamo deciso di fare qualcosa, speriamo in collaborazione con altri enti della nostra città», spiega il presidente dell’Associazione Bosa Rocks Marco Tanda. Il sodalizio ha già preso contatti con la famiglia del disabile e sta cercando di coinvolgere il più largo numero possibile di persone nell’impresa di raccogliere fondi che possano aiutare Antonio Maria.

«Ho parlato con Giovanni Tanda e come associazione abbiamo lanciato un appello via social. Vorremo organizzare appena possibile una giornata di sport e musica per raccogliere fondi». Già in passato Marco Tanda insieme all’amico Gianmario Pinna si erano dati da fare in tema di solidarietà: organizzando il 6 gennaio del 2014 un concerto di beneficenza, con fondi raccolti destinati ad Uras dopo la drammatica alluvione che aveva creato danno e lutto nel paese dell’oristanese. I due amici, insieme ad altri amanti della musica, sono gli ideatori e promotori del Bosa Rock Fest, che quest’anno toccherà l’undici agosto la quinta edizione, ora curata dall’associazione Bosa Rock, di cui fanno parte.

«Conosciamo la famiglia di Antonio Maria Tanda, venuti a conoscenza di questo problema vorremo renderci utili per trovare una soluzione», dicono da Bosa Rocks. Nel frattempo i genitori del disabile hanno cercato altre soluzioni. «Abbiamo sentito alcuni tecnici e sarebbe possibile realizzare ad esempio un montascale che possa trasportare la carrozzina di nostro figlio», spiega il padre Giovanni Tanda. In questo caso il costo dell’operazione si ridurrebbe ulteriormente, anche se resta sempre fuori portata per la famiglia. (al.fa.)
 

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