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Diritto di superficie, accordo tra privati e Comune

Diritto di superficie, accordo tra privati e Comune

PAULILATINO. Sulle cosiddette “case di Ottana” è stata trovata la quadratura del cerchio. Dopo un'attesa di anni il Comune è pronto a chiudere la pratica legata agli alloggi popolari realizzati a...

12 aprile 2018
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PAULILATINO. Sulle cosiddette “case di Ottana” è stata trovata la quadratura del cerchio. Dopo un'attesa di anni il Comune è pronto a chiudere la pratica legata agli alloggi popolari realizzati a Pantaleo per essere assegnati ai lavoratori dell'ex petrolchimico. L'amministrazione ha ratificato la volontà politica di procedere all'estinzione del diritto di superficie sinora esercitato dagli inquilini di ventisette unità abitative in favore della cessione della proprietà. Un passaggio a lungo ostacolato dalle difficoltà di slegare la proprietà degli immobili da quella delle pertinenze comuni, come invece chiedevano gli occupanti. «Ma questo non era attuabile», ha spiegato il vicesindaco Serafino Oppo riferendosi ai vincoli normativi che blindavano l'antico accordo con cui il Comune si era impegnato a cedere l'area. La questione era stata affrontata già due anni fa per mezzo di un'interrogazione presentata dall'opposizione. Dando voce alle istanze di alcuni cittadini, gli esponenti di “Paulilatino che cambia” avevano esortato la giunta Gallus ad accettare la richiesta di quei residenti intenzionati a riscattare la quota di area su cui sorgevano le unità abitative. Anche in quella circostanza l'esecutivo locale aveva indicato nella normativa lo scoglio principale e la soluzione trovata in tempi recenti ne ha di fatto tenuto conto. I residenti che chiederanno di riscattare gli immobili dovranno farsi carico delle procedure di frazionamento delle parti comuni (il parcheggio e l'area verde) e pagare le quote millesimali in base ai prezzi stabiliti dal Comune. La soluzione non ha convinto la minoranza, che tuttavia ha approvato la proposta di delibera. All'unanimità sono passati anche gli altri punti, compresa la proposta di concedere per trent'anni a una società di telecomunicazioni la porzione di terreno su cui sorge la stazione radio base di Marzas. In cambio saranno versati all'ente 45mila euro, somma che la maggioranza impiegherà per coprire i costi di gestione dell'acquedotto comunale, che sta andando in appalto insieme a quello di Santu Lussurgiu.(mac)

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