La Nuova Sardegna

Oristano

SOLARUSSA 

Imprenditore agricolo di Fonni restituirà 176mila euro

SOLARUSSA. Un imprenditore agricolo originario di Fonni ma la cui attività ha sede a Solarussa, Mario Mureddu di 55 anni, è stato condannato dalla Corte dei Conti, sezione sarda, a rifondere la somma...

13 aprile 2018
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SOLARUSSA. Un imprenditore agricolo originario di Fonni ma la cui attività ha sede a Solarussa, Mario Mureddu di 55 anni, è stato condannato dalla Corte dei Conti, sezione sarda, a rifondere la somma di 176mila 889,47 euro all’Argea, l’agenzia regionale subentrata all’Ersat che gestisce ed eroga i contributi in agricoltura. Questi fondi vennero richiesti nel 2006 ma erogati nel 2010. La condanna si riferisce ai finanziamenti ottenuti nella misura del 50 per cento rispetto al costo complessivo di oltre 364mila euro, che Mureddu avrebbe sostenuto per migliorare l’efficienza aziendale attraverso l’esecuzione di opere murarie, e l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature. Mario Mureddu è il titolare della società Mureddu-Loi, che ha sede a Fonni; lo scorso anno è stato condannato dal tribunale di Oristano per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in riferimento alla stessa vicenda per la quale ora si è pronunciata la magistratura contabile.

L’azione risarcitoria avviata dalla Procura regionale presso la Corte dei conti ha preso l’avvio da un’inchiesta del Nucleo di Polizia tributaria di Oristano della Guardia di finanza. Secondo la Corte dei Conti, la società Mureddu-Loi ha percepito contributi per un totale di oltre 172mila euro a fronte di fatture ritenute palesemente false, riferite ad operazioni insistenti. In particolare, alcune opere eseguite da una delle ditte per le quali erano state emesse le fatture, nel periodo di riferimento, l’anno 2008, non disponeva di una struttura aziendale, né dei beni strumentali e neppure del personale necessari per l’esecuzione dei lavori documentati. Inoltre, la stessa ditta che aveva emesso le fatture non aveva presentato dichiarazioni fiscali né istituito i registri contabili obbligatori. Infine, nella documentazione bancaria non sarebbero emersi pagamenti tracciabili riconducibili alle operazioni economiche dedotte dalle stesse fatture.

Ci sono poi rilievi che riguardano i tempi di verifica e di perizia dei lavori. Per questa ragione, il geometra Antonio Pisu, incaricato dal direttore del Servizio territoriale dell’Argea di Oristano Roberto Meloni di compiere il sopralluogo, è stato condannato in via sussidiaria a rifondere 13mila 540euro, somma che si riferisce al saldo finale rispetto alle anticipazioni dell’erogazione.

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