La Nuova Sardegna

Oristano

LA SENTENZA 

Meloni, imputato e non reo Cassazione: non c’è differenza

Meloni, imputato e non reo Cassazione: non c’è differenza

ORISTANO. Il termine “reo”, utilizzato dalcodice penale in modo intercambiabile per indicare sia l’imputato che il condannato. L’importante, nell’uso delle parole, «è che ognuno sappia intenderle nel...

13 aprile 2018
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ORISTANO. Il termine “reo”, utilizzato dalcodice penale in modo intercambiabile per indicare sia l’imputato che il condannato. L’importante, nell’uso delle parole, «è che ognuno sappia intenderle nel significato loro attribuito». Lo scrive la Terza sezione penale della Corte di Cassazione sul ricorso presentato dall’avvocato Cristina Puddu, legale di Doddore Meloni, l’indipendentista di Terralba morto in carcere dopo un lungo sciopero della fame.

La questione alla base della vicenda riguarda un processo per un incontro davanti alla questura di Oristano, che venne ritenuto non una conferenza stampa ma una manifestazione non autorizzata. La morte di Doddore Meloni aveva preceduto la fine del processo che comunque doveva avere una conclusione, prevista dalla legge secondo la formula dell’«estinzione del reato per morte del reo». Il legale ha contestato l’utilizzo del termine reo, che indicherebbe una colpevolezza implicita.

La Cassazione è stata di diverso avviso: il ricorso, del tutto slegato dall’eventuale fondatezza delle accuse all’imputato, nemmeno indicata tra i motivi del ricorso, non è rilevante. La conclusione è stata che in assenza di evidenza dell’innocenza, la Suprema Corte non ha potuto fare altro che prendere atto della sopravvenienza di una causa estintiva del reato e della irrilevanza della questione di legittimità costituzionale.

La conclusione avrebbe comunque fatto piacere a Doddore: la Cassazione, per i motivi esposti, «annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per morte dell’imputato». Imputato, non reo. (si.se)

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