La Nuova Sardegna

Oristano

Quasi tre milioni di euro per le strade colabrodo

di Simonetta Selloni
Quasi tre milioni di euro per le strade colabrodo

La Provincia sblocca i residui di bilancio del 2016 e approva i progetti per 16 tratti Tra questi la Terralba-Santa Giusta e il collegamento con il porto industriale

19 aprile 2018
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ORISTANO. Non sarà la fine degli slalom speciali tra buche e voragini, e nemmeno sarà l’addio a tempi di percorrenza da primi del secolo (scorso), ma almeno la Provincia compie un passo concreto per mettere mano ai tratti messi peggio del suo immenso patrimonio stradale disastrato. Mille chilometri da gestire sono un bel problema per un ente quasi sull’orlo del dissesto finanziario. Ma ora sembra arrivata l’ora perché 2 milioni e 800 mila euro, residui del bilancio 2016 che verranno liberati con una manovra di riaccertamento, si traducano in bitume, guard-rail, vernici per segnaletica orizzontale e interventi di manutenzione. A certificarlo sono tre determinazioni dirigenziali che si traducono nella approvazione dei progetti esecutivi per gli interventi. Tre appalti distinti, tempo un mese, assicura l’amministratore straordinario della Provincia Massimo Torrente, e i lavori potranno partire.

La lista della spesa. Complessivamente gli interventi previsti sono 16 e riguardano le strade in condizioni più disastrate. Una scelta, tra mille chilometri, andava fatta. La Provincia ha ascoltato sindaci e tecnici. Gli amministratori comunali hanno subissato gli uffici con chiamate, richieste, segnalazioni. Compresi nei tratti che beneficeranno degli interventi ci sono la Sp 49 tra Terralba e Santa Giusta, e la Sp 97 tra Santa Giusta e Oristano; la Sp 11 tra Riola e Busachi, quindi la Provinciale 15 tra Simaxis e la Statale 388; di rilievo, la Sp 23 tra Fordongianus e Aidomaggiore, e la Sp 71 tra Busachi e Samugheo.

Da Terralba a S. Giusta. La Sp 49 tra Terralba e Santa Giusta, ma anche la 97 tra il bivio di Santa Giusta e il porto industriale di Oristano costituiscono uno degli snodi stradali più importanti dell’oristanese, ma anche uno dei punti più pericolosi. Serve il movimento commerciale che si muove dal comparto Arborea, con un traffico commerciale e pesante elevatissimo. Basti pensare alla 3A, ai camion che fanno la spola dalla cittadina e hinterland per tutta l’isola. E il tratto obbligato per arrivare allo svincolo sulla 131 è quello, non si scappa. Lo stesso si può dire per la Sp 97 per il porto industriale. Il risultato è un manto stradale letteralmente rosicchiato. L’hanno scorso le condizioni di queste strade avevano convinto il sindaco Antonello Figus a metter mano al portaglio (comunale) e investire 50mila euro per sistemare il tratto della Sp 49 che attraversa il paese. Alcuni interventi sono stati già avviati, con un anticipo di 80mila euro per i primi rattoppi.

Il Barigadu. I lavori metteranno fine a una situazione problematica lungo la Sp 11 vicino a Busachi. Il sindaco Giovanni Orrù, anche presidente dell’Unione dei Comuni del Barigadu, sottolinea che si «eliminerà una forte criticità che riguarda due tratti nella salita per Busachi e un chilometro circa verso la Ss 388». Rileva anche, Orrù, il grande ritardo con il quale questi fondi vengono spesi e ricorda la clamorosa protesta di un anno fa che aveva portato i sindaci della zona a chiedere più sicurezza.

I fondi non spesi. E, dice sempre Orrù, «non è del tutto vero che non ci siano fondi: la Provincia ha altri 4 milioni e 400mila euro dalla Regione, vincolati a interventi sugli attraversamenti su fiumi». Tra questi, c’è il caso del ponte sulla diga di Santa Chiara. Percorrenza limitata ai vicoli sotto le 3 tonnellate e mezzo, limite di velocità a 30 chilometri orari. Ma nessuno lo rispetta. Il ponte di Santa Chiara “salta” questo giro dei 2 milioni e 800mila euro. Se tutto va bene, il progetto definitivo-esecutivo dovrebbe esserci entro l’autunno.

Strade e turismo. Sicurezza e economia: l’intervento della Provincia per la sistemazione della Sp 23 riguarda Fordongianus e viene salutato con favore dal sindaco Serafino Pischedda. «È la strada d’accesso all’albergo termale, uno stabilimento che conta 42mila presenze l’anno e garantisce economia anche d’inverno, elemento importante in questa provincia dove non si riesce a destagionalizzare il turismo. Quella strada era un pessimo biglietto da visita, fondamentale intervenire».

Tutto pronto, dunque? Tra un mese il via ai cantieri, si è detto. Con la speranza che gli ostacoli delle voragini stradali non si trasferiscano, rallentandone i tempi, sul percorso degli appalti.



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