La Nuova Sardegna

Oristano

Sulla vecchia statale 131 si andrà a passo d’uomo

Maria Antonietta Cossu
Sulla vecchia statale 131 si andrà a passo d’uomo

Paulilatino impone il limite di 10 chilometri l’ora nel tratto comunale della strada. Il sindaco Gallus: «Condizioni pietose, i troppi incidenti gravano sui nostri conti»

21 aprile 2018
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PAULILATINO. Vietato superare i dieci chilometri orari lungo la ex 131. Il limite di velocità è stato ridotto per ragioni di sicurezza attraverso un'ordinanza. Di sistemare la vecchia statale in tempi brevi non se ne parla, un intervento risolutivo sarebbe troppo oneroso per le magre finanze del Comune. E allora ecco che l'unica soluzione per tutelare gli automobilisti è di obbligarli a procedere con estrema cautela per non rischiare l'incolumità o non danneggiare pneumatici e sospensioni. Una misura adottata già in precedenza con l'imposizione dei trenta chilometri orari, ma con il progressivo deterioramento del fondo stradale anche quel limite si stava rivelando inefficace.

Le condizioni dell'arteria sono pessime, la sede è sconnessa in molti punti a causa della forza esercitata dalle radici dei pini, per non parlare dei dossi, degli avvallamenti e delle fenditure presenti su tutto il percorso, passaggio obbligato per i numerosi imprenditori agricoli della zona. Ma il collegamento tra Paulilatino e Bauladu è percorso anche da turisti e visitatori occasionali, senza contare tutte le volte che viene utilizzato per dirottare il traffico quando sulla Carlo Felice si verificano incidenti o altri inconvenienti.

Chi rischia di più sono proprio gli utenti della strada che fanno quel tragitto per la prima volta. «È soprattutto per loro che abbiamo introdotto le nuove limitazioni. I paulesi sanno bene quant'è accidentato il percorso e procedono a velocità moderata, ma chi si avventura per la prima volta va incontro a pericoli seri», spiega il sindaco Domenico Gallus, che su quell'infrastruttura ha più di una lamentela da fare. «Ciò che mi irrita è che malgrado la strada sia spesso utilizzata come percorso alternativo alla Carlo Felice, nessuno si è mai preso l'impegno di sistemarla. Anche se è un bene comunale l'ente non si può permettere un intervento di manutenzione straordinaria. E non è nostra intenzione inibire al traffico una strada che serve almeno una trentina di aziende agropastorali. Ma per rifare completamente il manto su oltre dieci chilometri sono necessari almeno 500mila euro e nessuna delle richieste di finanziamento che abbiamo presentato è stata accolta». I rattoppi praticati saltuariamente tamponano qualche situazione di emergenza ma hanno breve durata.

«Negli anni – ricorda il sindaco – il Comune ha ricevuto numerose richieste di risarcimento danni a causa delle disastrose condizioni della ex 131. L'ultima risale a sole due settimane fa».
 

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