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Lotta alla povertà riassegnati i sussidi non ritirati
ORISTANO. Nonostante l’impegno dei Comune, che ha messo a disposizione i fondi, definito le graduatorie, assegnato i contributi a ciascun richiedente, in diversi casi le somme non sono state ritirate...
26 aprile 2018
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ORISTANO. Nonostante l’impegno dei Comune, che ha messo a disposizione i fondi, definito le graduatorie, assegnato i contributi a ciascun richiedente, in diversi casi le somme non sono state ritirate e per questo motivo il Comune è stato costretto a riassegnarle.
Così con una determina del dirigente dei servizi sociali ben 6mila euro relativi ad assegni emessi per le mensilità di dicembre 2017 e gennaio 2018, e mai riscossi dagli interessati, sono stati riassegnati al bilancio comunale e subito riassegnati a tre interventi: il reddito di inclusione sociale, uno dei tre interventi per la lotta alle povertà estreme, e interventi economici straordinari.
La somma dei seimila euro è stata suddivisa destinandone la quasi totalità al Resi, il reddito di inclusione sociale, e lasciando poco meno di 500 euro in tutto agli interventi di contrasto alle povertà estreme e agli interventi economici straordinari.
La scelta del Comune è stata assunta rispettando le norme di contabilità locale e gli stessi regolamenti dei provvedimenti regionali.
Il Comune a suol tempo aveva emesso diversi assegni circolari il cui ammontare complessivo superava di poco i 6mila euro, ma questi non sono stati recapitati ai beneficiari e allo scadere dei termini sono stati riaccreditati nelle casse comunali. Solo dopo è stata decisa la riassegnazione ai nuovi capitoli di spesa per analoghi interventi.
Così con una determina del dirigente dei servizi sociali ben 6mila euro relativi ad assegni emessi per le mensilità di dicembre 2017 e gennaio 2018, e mai riscossi dagli interessati, sono stati riassegnati al bilancio comunale e subito riassegnati a tre interventi: il reddito di inclusione sociale, uno dei tre interventi per la lotta alle povertà estreme, e interventi economici straordinari.
La somma dei seimila euro è stata suddivisa destinandone la quasi totalità al Resi, il reddito di inclusione sociale, e lasciando poco meno di 500 euro in tutto agli interventi di contrasto alle povertà estreme e agli interventi economici straordinari.
La scelta del Comune è stata assunta rispettando le norme di contabilità locale e gli stessi regolamenti dei provvedimenti regionali.
Il Comune a suol tempo aveva emesso diversi assegni circolari il cui ammontare complessivo superava di poco i 6mila euro, ma questi non sono stati recapitati ai beneficiari e allo scadere dei termini sono stati riaccreditati nelle casse comunali. Solo dopo è stata decisa la riassegnazione ai nuovi capitoli di spesa per analoghi interventi.