La Nuova Sardegna

Oristano

Paulilatino, il “sì” più bello si pronuncia a Santa Cristina

Maria Antonietta Cossu
Paulilatino, il “sì” più bello si pronuncia a Santa Cristina

Via libera dal Comune ai matrimoni in una delle capanne accanto al pozzo sacro. Scelte analoghe anche per Sorradile (sul lago) e Fordongianus (vicino alle terme)

26 aprile 2018
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PAULILATINO. Unirsi in matrimonio a pochi passi dal pozzo sacro di Santa Cristina e magari, in un futuro non molto lontano, pronunciare il fatidico sì in un sito riconosciuto dall'Unesco. Il desiderio dei promessi sposi di celebrare le nozze in un'ambientazione alternativa alla classica e austera sede istituzionale potrà essere realizzato anche a Paulilatino, dove in settimana sarà ufficializzata la decisione di dislocare l'ufficio di Stato civile in una delle capanne storicamente più importanti del parco archeologico. In origine la struttura ultramillenaria era stata l'agorà delle comunità primitive, un domani potrebbe tornare a essere un punto d'aggregazione e di condivisione ma per finalità diverse e idealmente al servizio di una platea internazionale. La scelta di trasformare il villaggio preistorico in una scenografica cornice per cerimonie nuziali riflette una tendenza sempre più diffusa, che ultimamente sta solleticando anche l'interesse delle amministrazioni della zona. In principio fu il Comune di Fordongianus, nel 2016 entrato nell'orbita di un tour operator di Cagliari che volle inserire le antiche terme romane nel circuito internazionale del wedding tourism. Poi è stata la volta di Sorradile, che ha fatto materialmente da apripista con le prime nozze celebrate in riva all'Omodeo.

Ora è la giunta paulese a scommettere sulle potenzialità dell'ultima frontiera del turismo. «Negli anni abbiamo ricevuto tantissime richieste, anche da parte di cittadini stranieri», sottolinea il sindaco Domenico Gallus spiegando che l'iniziativa si sposa con un'operazione di marketing territoriale a più ampio respiro. «La stessa Regione ha tracciato la strada istituendo un albo delle “location” da mettere a disposizione per queste finalità». La prospettiva di una ribalta nazionale ingolosisce persino chi amministra realtà già note a una vasta platea. «Questa novità ci permetterebbe di avere un nuovo attrattore e magari di intercettare quei mercati che guardano con interesse alla Sardegna come quelli cinese, russo e americano. Inoltre speriamo che possa dare un maggior impulso alla candidatura del sito a patrimonio dell' Unesco» aggiunge il consigliere Paolo Cadinu. Sono il ritorno d'immagine e la possibilità di smuovere l'economia interna gli aspetti che di questo business allettano maggiormente le amministrazioni locali. «Nelle casse del Comune entrano poche centinaia di euro ma stiamo investendo perché ci crediamo: è un'opportunità per far conoscere questi luoghi, di valorizzare le produzioni nostrane e di far lavorare gli operatori che gestiscono la nostra struttura ricettiva», spiega il sindaco di Sorradile, Pietro Arca, che nel Borgo sul lago officerà un matrimonio a maggio e altri due in estate.

Il caso di Fordongianus è ancora diverso. Il paese termale era stato scelto come set fotografico da due società del settore e inserito nel programma di un tour operator dell'isola ma le successive manifestazioni d'interesse non si sono concretizzate. Ciononostante. «È nostra intenzione sfruttare questa opzione – afferma il sindaco Serafino Pischedda –. La ritengo un'opportunità importante e un modo per ampliare l'offerta turistica. Già adesso molte coppie scelgono le terme romane per immortalare i momenti successivi al rito nuziale».
 

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