La Nuova Sardegna

Oristano

La Cittadella dei diritti dove l’inclusione è vita

di Roberta Fois
La Cittadella dei diritti dove l’inclusione è vita

L’associazione persone down farà nascere una piccola comunità in città Presentati in un convegno i progetti trasformati in realtà e gli obiettivi futuri

06 maggio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Lavorare insieme per realizzare un sogno, trasformandolo in un obiettivo concreto. È questa la missione dell’Associazione italiana persone down di Oristano e che prende il nome di Cittadella di Silì.

Il progetto di inclusione sociale è una piccola città dove convergono tutte le iniziative portate avanti dall'AIPD, un sistema ecologico di comunità inclusiva dove le persone con sindrome down, le famiglie, le aziende e altri attori si muovono insieme e collaborano mettendo in gioco le loro specificità.

«Dal 2005 abbiamo portato avanti diverse iniziative per i nostri ragazzi che hanno come finalità principale la promozione dell'autonomia, della vita indipendente – ha spiegato Massimo Serra, coordinatore Aipd, durante il convegno “Una comunità che cresce” tenutosi all'Hotel Mistral di Oristano venerdì mattina – l’indipendenza si declina con i piani dedicati alla residenzialità, ovvero all'abitare da soli, e all'ingresso nel mondo del lavoro». Piani di lavoro che nel corso degli anni hanno permesso la realizzazione di diverse azioni tra cui vere e proprie esperienze di residenzialità e corsi di formazione al lavoro e tirocini di orientamento, grazie all’attuale progetto Down in progress, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la promozione della vita indipendente delle persone con sindrome di Down. «I corsi di formazione sono una novità di Down in progress – ha proseguito Massimo Serra – e si tratta di corsi, in ambiti specifici, che ci siamo inventati insieme alle aziende e alle scuole del territorio». Dal laboratorio con la Pizzeria Fantasy, dal corso sulla lavorazione del legno al Liceo Artistico a quello per acquisire competenze nella gestione delle camere all'Hotel Mistral fino a quello per operatori turistici all'Antiquarium arborense.

Sono tanti gli attori coinvolti e tanti quelli che vogliono entrare a far parte di questa rete che viene supportata anche dal Comune e che continua a crescere giorno dopo giorno. «Tutte queste esperienze convergono verso la Cittadella di Silì, bisogna dialogare insieme per individuare una struttura in grado di ospitarla e per farle prendere forma – continua Massimo Serra – perchè tuttinoi rifiutano la falsa prospettiva di intendere l'inclusione come obiettivo universalmente condiviso. Nella Cittadella l'inclusione è un esito, è l'effetto che il concorso degli obiettivi individuali produce all'interno di una rete in cui ciascuno di noi può entrare con le sue prerogative».

E proprio sul dialogare insieme si è basato il convegno di venerdì mattina, dove la platea, guidata dalla società Poliste srl in un laboratorio partecipativo, è diventata protagonista e ha portato il suo contributo di idee per aiutare a costruire tassello dopo tassello la Cittadella di Silì. Residenzialità, inclusione, lavoro, formazione, tempo libero, attività di studio e ricerca sono stati temi saldi nel lavoro svolto dai diversi gruppi che hanno messo in campo le loro competenze e lavorato per collaborare al futuro del progetto. «Costruiamo insieme questa società per tutti, lavoriamo per i diritti delle persone con sindrome down e per l'integrazione - ha detto Clara Doni, Presidente dell'Aipd Oristano – cresciamo con loro che sono una grande risorsa. La forza di questo convegno è stata proprio la diversità delle idee proposte e delle persone coinvolte che spero continuino a collaborare e crescere per realizzare con noi questo progetto».

In Primo Piano
Il dossier

Intimidazioni agli amministratori: nell’isola casi aumentati del 20 per cento

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative