La Nuova Sardegna

Oristano

Il sindaco: molta amarezza, sistema da rivedere

Il sindaco: molta amarezza, sistema da rivedere

Andrea Lutzu: «Bisognerà che tutti ci si sieda attorno a un tavolo per ripensare il meccanismo»

13 maggio 2018
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ORISTANO. Sarà ricordato come l’ annus horribilis per la Sartiglia. Proteste, azioni clamorose, inchieste. La Fondazione chiamata direttamente in causa – attraverso uno degli esponenti di vertice –.

Tutto l’incartamento sulle presunte irregolarità nei controlli disposti dalla Questura e ora al centro dell’inchiesta, è stato trasmesso alla Procura nazionale antidoping che ora dovrà fare le sue valutazioni e adottare eventuali provvedimenti. Da una lettura oltre le righe di quanto accertato finora, c’è da evidenziare che i cavalieri che si sono sottoposti ai controlli ritenuti taroccati, sono sicuramente a posto, almeno sul versante dell’antidoping. Ma se si dovessero accertare scambi di persona, dando un’identità certa a chi si è sottratto ai controlli, questi cavalieri verrebbero automaticamente ritenuti positivi al doping. Funziona come per l’alcotest: se ci si sottrae, l’alcoltest si considera positivo a prescindere.

«Sono amareggiato» sottolinea il sindaco Andrea Lutzu. «Come avevo fatto per gli altri coinvolti nell’indagine, ho espresso loro il mio stato d’animo. Su quanto accaduto stiamo riflettendo. Per esempio, se sarà il caso di mantenere l’affiliazione al Coni». Il sindaco ricorda che si sta parlando di persone che «hanno fatto e dato tanto per Oristano. Spero ci si possa tutti sedere attorno a un tavolo per ripensare ad alcune cose. Ma questo devono farlo tutti». Tutti, il sindaco non lo dice chiaramente, è un invito esteso a Fondazione, cavalieri, e Questura. Ma gli ultimi sviluppi sembrano aumentare la distanza tra il mondo della Sartiglia e chi ha deciso il pugno duro sui controlli.(si.se.)

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