La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, ascensore per un disabile: gara di solidarietà per l'acquisto

Alessandro Farina
Antonio Maria Tanda
Antonio Maria Tanda

Mobilitazione per sostenere il giovane Antonio Maria Tanda relegato in carrozzina nella sua abitazione

15 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Detto fatto. L’associazione Bosa Rocks scende in campo per aiutare Antonio Maria Tanda, il disabile di 21 anni praticamente costretto in casa, perché la sua abitazione si trova al primo piano di una palazzina di Bosa ed i genitori non riescono più ad accompagnarlo a braccia fino in strada, anche solo per una passeggiata nella carrozzina in cui è costretto fin da bambino. Con l’assenso dei genitori Antonietta e Giovanni Tanda, l’associazione culturale che cura nei mesi estivi un evento di grande richiamo, il Bosa Rock Festival, ha creato la pagina facebook “Un ascensore per Antonio”.

L’idea è quella di mobilitare il maggior numero di persone possibile e raccogliere fondi, seguendo la procedura di donazione presente in un post ben visibile. Inoltre “È già attivo l'iban del progetto: IT87Z0760105138203198903204 che è abbinato a un conto con Poste Italiane. Per chi volesse già da ora contribuire, anche con poco. Qualsiasi aiuto è ben accetto, anche semplicemente diffondere la nostra iniziativa”, spiegano i promotori dell’iniziativa.

Qualche mese fa a raccontare la storia di Antonio Maria Tanda era stata la madre Antonietta. Oggi il giovane ha 21 anni ed il suo fisico è quello di un uomo adulto. Sempre più difficile trasportarlo a braccia fino all’auto nelle due rampe di scale che separano il primo piano della palazzina in cui abita la famiglia. Non soltanto per le visite mediche periodiche che deve affrontare, ma anche per una semplice passeggiata all’aria aperta. La soluzione sarebbe quella di costruire un ascensore che permetta l’ingresso della carrozzina e di un accompagnatore. Ma i costi sono irraggiungibili per la famiglia di Bosa.

A raccogliere il testimone dell’impegno per Antonio Maria è l’associazione Bosa Rocks, che ha avviato qualche giorno fa una pubblica campagna di raccolta fondi. Questa la prima mossa, anche perché non è improbabile che altre iniziative possano nascere nella città del Temo, magari in collaborazione con altri enti. «Antonio Maria Tanda dal 1997 è costretto su una sedia a rotelle, alimentato tramite Peg, un sondino collegato direttamente all'apparato digerente, non può parlare e necessita di assistenza 24 ore su 24.

I genitori sono costretti a portarlo fuori casa di peso, ma questa manovra risulta sempre più difficoltosa e pericolosa da eseguire; per questo le uniche uscite per Antonio si limitano ormai da mesi alle visite mediche. L'unica soluzione per regalare un po’ di libertà ad Antonio e alla sua famiglia, è realizzare un ascensore». Questo l’obiettivo della missione di solidarietà, ora aperta alla sensibilità e benevolenza di quanti vorranno contribuire con una offerta. Nella speranza di raggiungere al più presto la somma necessaria e costruire l’indispensabile ausilio di libertà per Antonio Maria Tanda.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative