La Nuova Sardegna

Oristano

Scivolone di “Sviluppo” poche le donne in lista

di Enrico Carta
Scivolone di “Sviluppo” poche le donne in lista

Cabras, non rispettate le quote rosa nel gruppo del candidato sindaco Gianni Meli È quasi certo che la compagine perderà un uomo tra gli aspiranti consiglieri

16 maggio 2018
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CABRAS. Una lista inciampa sulle quote rosa. Il mancato rispetto delle presenze femminili rischia infatti di far saltare una candidatura tra la compagine che sostiene il candidato sindaco Gianni Meli. “Sviluppo collettivo”, civica di orientamento di centrodestra, secondo l’ufficio elettorale avrebbe dimenticato una parte importante dell’intero ovvero la presenza indispensabile di un certo numero di donne in lista. La legge prevede che siano almeno due terzi del totale e quel totale su un numero di sedici candidati consiglieri è di 5,4. Secondo l’interpretazione della norma bisognerebbe arrotondare per eccesso a 6 su 16, ci si è invece fermati a 5 arrotondando per difetto.

Un errore fatale che potrebbe costare un taglio e quindi l’obbligo di riportare la lista a quindici componenti con l’esclusione di un uomo. Togliendo un candidato la situazione sarebbe nuovamente riequilibrata perché a quel punto cinque donne rappresenterebbero esattamente i due terzi delle candidature totali della lista. Ancora si attende l’ufficialità del provvedimento, ma non sembrano esserci dubbi che la strada da prendere sia esattamente quella dell’esclusione di una “quota” maschile. Tanto è vero che ieri pomeriggio alcuni esponenti della lista Sviluppo collettivo hanno svolto una riunione per decidere il da farsi.

Con loro c’era ovviamente il candidato sindaco Gianni Meli, preoccupato per quanto accaduto e pronto a trovare una soluzione. È stata anche valutata l’ipotesi di un ricorso, ma il regolamento non sembra lasciare spazio a troppe interpretazioni per cui bisognerà cercare un volontario che faccia il passo indietro che riporti in equilibrio la situazione tra candidati di genere maschile e femminile nella lista. Non è invece contemplata una sostituzione, foss’anche con una donna, di un candidato consigliere perché il termine ultimo per presentare le liste era quello perentorio di sabato scorso.

Così, il numero totale degli aspiranti a una poltrona di consigliere comunale, si ridurrà giocoforza a 47 rispetto ai 48 che erano stati dati per partenti nella corsa verso il municipio alla quale partecipano tre schieramenti. Con una lista di civica di ispirazione centrista assai vicina ai Riformatori Sardi c’è il candidato sindaco Antonello Manca, mentre il centrosinistra ha in Andrea Abis la sua carta da giocare per provare a fare un’inversione a U dopo un lungo regno di giunte comunali di orientamento opposto. È dagli anni ’90 che Cabras viaggia sulle correnti di centrodestra, in alcune occasioni con l’appoggio sardista.

Se il colpaccio riuscirà lo si conoscerà il 10 giugno, intanto si va al voto con una certezza: visto che Cristiano Carrus non era più candidabile per raggiunto limite di mandati consecutivi, sarà un volto diverso a conquistare la fascia di sindaco. Banalità.

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