Bimba di due anni contesa, il paese si schiera con la madre
La piccola è affidata in via esclusiva al padre che abita nella Penisola, la donna non accetta il provvedimento e si è rifiutata di consegnarla agli assistenti sociali e ai carabinieri intervenuti per far rispettare la sentenza del giudice
ORISTANO.Tra le carezze di una mamma e il viso di una bimba c'è un mare di mezzo. Questa mamma ha scelto di infrangere la legge per esercitare i diritti che il giudice le ha assegnato, dopo la decisione di affidare la piccola al padre che però vive nella penisola. E così la storia, purtroppo ordinaria, del contrasto su due ormai ex coniugi, è diventato il terreno per una rivolta contro la decisione del magistrato, contro gli assistenti sociali e persino contro i carabinieri.
La rivolta l'ha messa in atto la mamma, che davanti all'affidamento in via esclusiva al padre della sua bambina deciso dal giudice, si è rifiutata di consegnare la piccola prima alle assistenti sociali, e quindi ai carabinieri. A sostenerla, il suo paese, un piccolo centro dell'oristanese che è sceso letteralmente in piazza. Una barriera umana ha impedito la separazione tra mamma e figlia, e verrebbe da dire meno male, nel senso che un altro modo per risolvere questa contesa, senza lacerazioni traumatiche per la piccola, dovrà pur esserci.
La vicenda è terribile, e raccontarla non è semplice perché si parla di cose delicate e gravi.
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