La Nuova Sardegna

Oristano

Un certificato per l’oasi di Su Pallosu

di Michela Cuccu

Tripadvisor recensisce positivamente il resort felino privato di San Vero

26 maggio 2018
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SAN VERO MILIS. Usa dire “non c’è due senzatre” e infatti, per il terzo anno consecutivo, l'oasi felina privata di Su Pallosu ha ricevuto il certificato di Eccellenza quale attrazione turistica dal portale internazionale Tripadvisor.

Ovviamente, i proprietari-gestori dell’oasi, sono più che soddisfatti. «L'oasi di Su Pallosu è oggi un simbolo mondiale di ecoturismo e grazie al flusso costante di visitatori anche in bassa stagione garantisce un indotto economico a tutto il territorio», scrivono in una nota, Andrea Atzori e Irina Albu.

«Nessun altra attrazione come spiagge, o strutture ricettive di San Vero ha ottenuto un numero così alto e così positivo di recensioni come i “Gatti di Su Pallosu”».

Attorno ai gatti, curatissimi quanto famosissimi, i gestori hanno realizzato uno specifico percorso museale didattico. La visita guidata, gratuita si svolge solo per appuntamento e a numero chiuso (massimo dieci visitatori alla volta) e include una mostra sulla storia della pesca, archeologia, natura e arte, presso la Casa Museo Gianni Atzori. «L’oasi felina non ha mai avuto alcun contributo pubblico, si regge grazie all’attività volontaristica dei due gattari Andrea Atzori e Irina Albu e alle donazioni di privati all’Associazione culturale Amici di Su Pallosu», prosegue la nota. «In questi anni da privati, senza aiuti pubblici o dell'Asl, insomma – sottolineano Atzori e Albu – con 150 sterilizzazioni in otto anni, abbiamo fatto fare più sterilizzazioni feline noi che l'intera Azienda sanitaria». Attualmente, sono 50 i gatti dell’oasi, la maggior parte dei quali abbandonati negli anni scorsi. Eppure gli ostacoli non mancano, come il timore che la presenza dei gatti nell’area Sic possa pregiudicare l’equilibrio della fauna selvatica, in particolare gli uccelli. Argomento che in passato, aveva provocato un braccio di ferro con il Comune che voleva far trasferire i gatti. «È dimostrato che i gatti stanziali, sterilizzati e alimentati regolarmente svolgono un'attività predatoria di gran lunga inferiore ai gatti non stanziali, non alimentati regolarmente», replica Atzori.

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