La Nuova Sardegna

Oristano

Su San Giovanni dibattito a una voce

di Nicola Podda
Su San Giovanni dibattito a una voce

Cabras, solo Abis all’incontro sulla borgata promosso dall’associazione Tzur

28 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CABRAS. Idee, soluzioni e proposte che, in un futuro prossimo, servano per valorizzare e tutelare San Giovanni di Sinis. Di questo si è discusso durante il dibattito che si è svolto sabato a Cabras nel salone della chiesa del Sacro Cuore. Organizzato dall’associazione “Tzur – San Giovanni di Sinis”, presieduta da Gianfilippo Uda, l’incontro prevedeva la presenza dei tre candidati alla poltrona di sindaco ma, sebbene «interessati e attenti al futuro della borgata marina», come ha specificato il presidente Uda, Antonello Manca e Gianni Meli non sono potuti esser presenti. Ha risposto alle domande del numeroso pubblico presente all’incontro Andrea Abis, candidato anch’esso alla carica di sindaco di Cabras. Nel dibattito si sono affrontate da subito quelle criticità che condizionano la borgata marina, un’assenza di servizi avvertita da chi a San Giovanni possiede un’abitazione o semplicemente ne frequenta le spiagge. Abis ha da subito spiegato che pensare a San Giovanni significa anche pensare al futuro di Cabras, senza dimenticare Funtana Meiga e San Salvatore.

Il candidato sindaco ha proposto le sue idee per la borgata, soffermandosi sul rischio incendi: «Esistono norme e obblighi che prevedono di eliminare e di estirpare tutte le fonti di propagazione d’incendi, come erbacce e canne». Incalzato dalle domande delle persone presenti al dibattito, Andrea Abis ha precisato che «il miglioramento dell’assetto urbanistico del territorio dovrà tener conto anche dei vincoli naturalistici», perché San Giovanni è ricca di “tesori” naturalistici, appunto, ma anche archeologici, e anche per questi motivi rappresenta un patrimonio da tutelare, ma sottoposto a severe norme da rispettare. Secondo Abis si potrà pensare anche a risorse economiche della Regione per contrastare il problema del crollo delle falesie, anche se difficilmente risolvibile: «Bisognerà saper spendere eventuali risorse provenienti dalla Regione». Abis ha fatto riferimento a un possibile adeguamento del Puc per risolvere alcuni problemi e per rivedere il piano particolareggiato di San Giovanni. Anche Tharros e Mare Morto dovranno essere al centro d’importanti miglioramenti, mentre «si potrà riproporre un nucleo di capanne che siano una traccia storica e rappresentino una caratteristica fondamentale di San Giovanni». Inoltre, la sicurezza in spiaggia e in mare non dovrà essere trascurata, «lasciando spazio anche all’iniziativa privata». Infine, sembra procedere verso una soluzione il problema delle fogne, con i lavori che dovrebbero risolvere una delle maggiori criticità della borgata marina. (ni.po.)

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative