La Nuova Sardegna

Oristano

Un incontro a Paulilatino nel segno della tradizione

di Maria Antonietta Cossu
Un incontro a Paulilatino nel segno della tradizione

Un buon successo per la prima edizione della rassegna “Attoppa a Paule” In mostra il sistema produttivo locale e il patrimonio dei saperi e della cultura

28 maggio 2018
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PAULILATINO. Buona la prima. È stato un esordio positivo quello di Attoppa a Paule, la rassegna che ha acceso i riflettori sul mondo produttivo locale, sul sistema di valori e di tradizioni ereditato dalla civiltà agropastorale, sul patrimonio di saperi espresso dalle mani e dall'estro creativo dagli artigiani.

Ma a calcare le scene della Paulilatino che produce economia, servizi, cultura e arte c'era un'ampia rappresentanza di una comunità intera: produttori, artigiani, commercianti, associazioni, giovani, anziani, adulti e bambini. Ciascuno di loro ha contribuito a far funzionare gli ingranaggi della manifestazione, che ha ricevuto l'input dalle volontarie del Servizio civile e il sostegno del Comune.

La partecipazione popolare è stata un ingrediente essenziale dell'iniziativa, che, soprattutto domenica, è riuscita ad attrarre un discreto numero di visitatori esterni.

«Attoppa a Paule sarà un modello di promozione turistica da salvaguardare e far crescere nel tempo» ha rimarcato il consigliere comunale Paolo Cadinu annunciando la costituzione di un'associazione finalizzata esclusivamente all'organizzazione dell'evento «attraverso il quale si è cercato di far conoscere l'artigianato, le risorse del sistema produttivo e i beni culturali con la speranza che chi ha visitato il paese in quest'occasione venga a trovarci durante l'anno».

Gli spunti non sono mancati, dalle visite alle chiese animate dai bambini, all'accesso gratuito al museo archeologico, all'esplorazione del nuraghe e delle domus de janas interni all'abitato. Ma i visitatori si sono fatti ipnotizzare anche dalle rappresentazioni degli antichi mestieri e sono rimasti incantati davanti alle stazioni degli artigiani. Come la Casa dei cesti, dove Pietro Obinu e Anna Rita Corriga esponevano i manufatti che in famiglia si realizzano da generazioni.

«È una bella iniziativa, speriamo possa essere ripetuta anche in futuro», hanno commentato gli espositori. I motivi per replicare ci sono: «È una vetrina per il paese, che ha tanto da mostrare», ha sottolineato Maria Piredda, alla guida della cooperativa sociale Sacro Cuore. Il sodalizio ha esposto le creazioni realizzate dagli utenti del centro di aggregazione minori e del centro disabili. «Per noi - ha concluso la presidente - è stato un modo per far conoscere all'esterno i frutti delle attività che svolgono i ragazzi». Per chi si è messo alla cabina di regia, la prima edizione di Attoppa a Paule è stata un buon inizio, una formula da affinare e consolidare: «Il paese ha risposto bene - hanno detto Rita Atzeni, Denise Demurtas, Luana Ecca, Maria Cristina Floris, Valentina Masala e Luana Obinu -.I visitatori anche, soprattutto domenica. Speriamo di portare avanti l'iniziativa e di migliorarla».

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