La Nuova Sardegna

Oristano

amianto 

Rifinanziato il fondo per gli ammalati di mesotelioma

di Michela Cuccu

ORISTANO. Il fondo nazionale per le vittime dell’amianto è stato rifinanziato.Lo stabilisce il Bilancio di previsione e pluriennale dello Stato, che estende fino al 2020 la possibilità per i malati...

01 giugno 2018
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ORISTANO. Il fondo nazionale per le vittime dell’amianto è stato rifinanziato.

Lo stabilisce il Bilancio di previsione e pluriennale dello Stato, che estende fino al 2020 la possibilità per i malati di mesotelioma di accedere all’una tantum che viene assegnata ai pazienti e che può essere estesa anche agli eredi.

Per l’Oristanese, dove erano due gli stabilimenti che producevano cemento amianto e continua ad essere alto il numero delle persone che hanno contratto malattie per aver respirato la fibra di questo materiale messo al bando agli inizi degli anni Novanta.

«La conferma della possibilità di accedere al contributo anche per i cittadini con patologia correlata a esposizione ambientale alla fibra, per noi è un fatto di estrema rilevanza», è il commento di Giampaolo Lilliu, presidente dell’Associazione ex esporti. «Purtroppo sono in aumento i casi di esposizione ambientale nella nostra provincia, con tre nuove diagnosi nelle ultime settimane per cittadini che non hanno mai avuto attività lavorative in settori a rischio amianto».

Ad ammalarsi a causa dell’amianto non sono infatti unicamente coloro che hanno lavorato a diretto contatto con il materiale.

«Può ammalarsi chiunque – spiega infatti Lilliu – abbiamo avuto casi fra casalinghe che pur vivendo lontanissime dagli stabilimenti. Purtroppo fino a pochi decenni fa il cemento amianto era veniva utilizzato in larga scala, sia per le coperture dei tetti degli edifici o per le condotte idriche, ma anche per i canali di scolo delle grondaie e per i serbatoi. Purtroppo, la bonifica procede molto lentamente. Per i privati, che ad esempio, devono sostituire i vecchi tetti di eternit i costi sono particolarmente elevati e non tutti sono in condizione di affrontarli. Se poi aggiungiamo che il cemento amianto è ancora molto presente negli edifici pubblici, non deve stupire – prosegue Lilliu – che attualmente si contino oltre 80 persone che hanno contratto malattie come mesotelioma e asbestosi. Patologie che provocano una media di tre decessi all’anno».

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