La Nuova Sardegna

Oristano

In via del Porto tante piccole discariche

di Nicola Podda
In via del Porto tante piccole discariche

La beffa dei rifiuti abbandonati nelle zone periferiche del capoluogo a due passi dall’ecocentro

06 giugno 2018
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ORISTANO. Il vivere civile si articola con semplici regole, ma capita che qualcuno non sia intenzionato a seguirle. Così, semmai, si cercano piccoli o grandi angoli nascosti dove sfogare la propria inciviltà. Come capita in Via del Porto, in prossimità di uno dei ponti con la strada ferrata e sotto al quale una folta vegetazione spontanea offre sicuro riparo a rifiuti come plastica, bottiglie, scheletri di sedie da esterno, materiale elettrico, buste distrutte il cui contenuto non appare chiaro, il tutto abbandonato da chi, evidentemente, non ha ritenuto opportuno differenziare. E forse sfugge il concetto di “differenziata”, relativo alla raccolta di rifiuti che andrebbero divisi e posti negli appositi contenitori, forse si pensa che “differente” debba essere il posto dove lanciare e scappare via.

In via Berlino, invece, in un angolo alla fine della via, qualcuno ha abbandonato buste e abiti colorati. In via Helsinki, di fronte a dei vecchi cassonetti sbilenchi, buste, scarpe, ancora rifiuti non facili da definire e liquidi che colano mischiandosi con la vegetazione. Recentemente si era provveduto a pulire, perché anche in passato queste e altre vie periferiche erano state scelte come siti ideali per liberarsi dei rifiuti e, quindi, anche questa volta bisognerà provvedere con un’adeguata pulizia e smaltimento, con la speranza che l’azione degli incivili non si ripeta.

Quello che poi potrebbe sembrare un paradosso, è che a poche centinaia di metri da queste vie si trova l’ecocentro, un luogo in cui chiunque può differenziare e smaltire i propri rifiuti, in un’ottica di rispetto per l’ambiente e di civiltà, appunto. Inoltre, se non si ha la possibilità di recarsi all’Ecocentro, si possono prenotare ritiri di materiali ingombranti presso la propria abitazione con una semplice telefonata. Per alcuni non è così, la tentazione della maleducazione è troppo forte.

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