La Nuova Sardegna

Oristano

Sanità, scoppia il caso delle firme

di Simonetta Selloni
Sanità, scoppia il caso delle firme

Il sindacato Cimo: sostegno offerto al manager Meloni dai primari sconfessato da tre dei 28 firmatari

24 giugno 2018
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ORISTANO. Da una parte, l’Ordine dei medici cerca di mediare tra le denunce dei sindacati Anaao Assomed e Cimo sulle gravi carenze negli organici degli ospedali della Assl di Oristano, e in particolare del San Martino; dall’altra, Alessandro Percivalle della segreteria regionale del Cimo (la Confederazione italiana medici ospedalieri), contesta il documento con il quale 28 direttori e responsabili delle Unità operative delle strutture ospedaliere, qualche giorno fa hanno difeso l’operato del direttore d’area Mariano Meloni, del quale i sindacati hanno chiesto le dimissioni. Secondo Percivalle, almeno tre dei medici che risultano firmatari di quel documento lo avrebbero contattato, evidenziando di non averlo sottoscritto perché in disaccordo. Di questo fatto, Percivalle ha avvisto il presidente dell’Ordine Antonio Sulis, il segretario regionale Cimo ma anche l’Ispettorato del Lavoro.

«Ho parlato al telefono con il dottor Percivalle, ancora non ho una denuncia formale di un fatto che, se verificato, è certamente grave», sottolinea il presidente dell’Ordine dei medici Antonio Sulis. «Certamente ci occuperemo di questa vicenda, ma vogliamo sottolineare che in un momento così critico sarebbe opportuno trovare motivi di avvicinamento tra le parti».

Nella nota del firmata dall’ordine, è evidente il tentativo di riappacificare posizioni che fino a questo momento si trovano in forte contrasto. E sono proprio i sindacati e i direttori delle unità operative, le parti alle quali fa riferimento la nota dell’Ordine. «Pur riconoscendo che ognuna di esse svolge un ruolo fondamentale nella modulazione dell'offerta sanitaria in tutte le sue espressioni: ai sindacati va riconosciuta l'attenzione data al problema delle carenze d'organico e di averla portata alla luce con determinazione a tutti i livelli, istituzionali e politici, mentre alla Direzione dell'Assl, va riconosciuta la volontà di intervenire presso l'assessorato e l'Ats».

Qualche giorno fa si è riunita la conferenza socio-sanitaria della provincia, alla quale ha partecipato il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, e il direttore d’area Mariano Meloni. «Le promesse fatte dal direttore generale dell'Ats nell'incontro con i sindaci dei distretti dovranno pertanto avere un seguito fattivo e tempestivo, dato che la denuncia espressa dai sindacati risulta essere del tutto realistica e attinente ai fatti», scrive ancora l’Ordine dei medici, annunciando vigilanza sull’effettivo concretizzarsi delle garanzie fornite.

Ora però, la denuncia di Percivalle rischia di scatenare nuove polemiche, con il disconoscimento di tre medici del sostegno a Meloni. Polemiche pronte a trasferirsi sul piano politico.

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