La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia, cavalieri con bavaglio

Simonetta Selloni
Sartiglia, cavalieri con bavaglio

L’Associazione vara una bozza di regolamento che vieta di manifestare idee contro con il Direttivo

24 giugno 2018
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ORISTANO. Tolleranza zero verso il dissenso. Questo si legge nella bozza del Regolamento disciplinare interno all’Associazione Cavalieri Sa Sartiglia, che giovedì sera si è riunita e ha iniziato a organizzare il suo codice interno in vista del futuro. Un futuro segnato dalle vicende giudiziarie che hanno appesantito la corsa e che vive un momento di standby in attesa del 6 luglio, giorno in cui sarà conferito l'incarico al consulente che dovrà procedere ai test del Dna nei confronti dei sette cavalieri accusati di sostituzione di persona in occasione dei contestati controlli antidoping disposti dalla Questura. Il nuovo regolamento, seppure in embrione, prevede all’articolo 4 che “Qualora gli associati con loro comportamenti o manifestazioni del loro pensiero rese pubbliche, creino discredito per l’associazione o rechino offesa alla stessa, ovvero si pongano in contrasto con le decisioni prese dalla maggioranza dei soci in assemblea, gli stessi verranno sottoposti a procedimento disciplinare da parte del Consiglio direttivo”. E poi, l’elenco delle sanzioni, dalla censura, alla sospensione, alla radiazione per i casi più gravi.

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Su questo regolamento pesano i fatti di febbraio. Pesa la diatriba “controlli no, controlli sì” che ha animato i social sui quali sono volati gli insulti nei confronti dei sartiglianti che avevano sposato la linea del questore Aliquò, di sottoporre i cavalieri ai controlli. È vero che lo stesso articolo 4 richiama gli associati a “tenere un atteggiamento etico e professionale”. Ma c’è una pericolosa deriva, un rischio bavaglio per chi non si uniforma insito nel divieto a contrastare pubblicamente le decisioni della maggioranza, in barba all’elementare diritto di libera espressione del pensiero. Il presidente dell’Associazione Francesco Castagna: «È solo una bozza, sappiamo che è perfettibile, non vogliamo assolutamente limitare la libertà di pensiero di alcuno», dice. Ma le parole pesano. «Non è accettabile che si offendano le persone, questo è da perseguire», prosegue, con una considerazione ovvia visto che la calunnia è già un reato. «Noi vogliamo invitare tutti al rispetto, e certamente dovremo trovare le parole giuste per dirlo, magari questa bozza è sul punto infelice e per questa ragione ci stiamo lavorando».

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In attesa di vedere l’evoluzione del regolamento in materia di libera espressione del pensiero, ci sono almeno altre due novità: la prima è che l’Associazione non intende – come era stato annunciato – uscire dall’affiliazione al Coni. La seconda è l’innalzamento dell’età per correre alla stella: abbattuto il limite dei 60 anni, si potrà correre fino ai 90 «purché si superino le visite mediche prescritte», specifica Castagna.
 

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