La Nuova Sardegna

CABRAS. Buona la prima, ma con qualche ingranaggio da registrare. L’inaugurazione dell’anfiteatro di Tharros, che lunedì sera ha ospitato il concerto di Paolo Fresu accompagnato dal violoncellista Giovanni Sollima e dall’Orchestra da Camera di Perugia, è stato il primo grande evento della ventesima edizione di Dromos. Va in archivio con piena soddisfazione degli organizzatori e l’anfiteatro, realizzato con materiali leggeri e totalmente amovibili in una zona non interessata a scavi archeologici ha dimostrato di essere un luogo eccezionale per eventi simili.

Qualcosa però in vista dei prossimi appuntamenti necessita di essere migliorato, a cominciare da una buona disinfestazione dell’area dalle fastidiosissime zanzare che hanno tormentato a lungo artisti e pubblico. Paolo Fresu e Giovanni Sollima, sorridendo hanno detto: «Suonare in questo luogo magico produce grandi suggestioni, peccato che le zanzare non abbiano paura neppure dell’antizanzare».

Altro aspetto su cui occorrerà intervenire è quello dell’illuminazione del tragitto che conduce all’anfiteatro, totalmente assente. Altri hanno poi criticato la scelta di far arrivare le auto fin quasi all’ingresso del sito, rendendo più difficoltoso il transito ai disabili. Prima del concerto l’ex sindaco Cristiano Carrus e il nuovo primo cittadino Andrea Abis, hanno evidenziato l’importanza per il territorio costituita dalla presenza della struttura. «Rivendico con orgoglio l’essere riuscito, insieme alla mia giunta e in particolare all’assessora alla Cultura Fenisia Erdas, a portare a termine un progetto così complesso», ha detto il sindaco uscente. «Si tratta di una struttura che contribuirà a valorizzare ulteriormente il nostro territorio», ha osservato il suo successore.