La Nuova Sardegna

Oristano

Servizi sanitari a Bosa: critiche dalle minoranze

di Alessandro Farina
Servizi sanitari a Bosa: critiche dalle minoranze

Appello ai sindaci del territorio per i programmi Ats sul futuro dell’ospedale «Il temuto ridimensionamento del Mastino è ormai un dato di fatto» 

28 giugno 2018
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BOSA. Dubbi sul futuro del Pronto Soccorso dell’ospedale Mastino. Secondo il gruppo consiliare di minoranza il protocollo d’intenti stilato fra l’Azienda unica Ats e l’Areus, che si occupa di emergenza-urgenza «conferma la declassificazione del Pronto Soccorso di Bosa a punto di primo intervento, con funzioni e compiti limitati ad un livello medio-basso». Il gruppo Per Bosa, guidato dall'ex sindaco Piero Franco Casula, guarda anche alla situazione generale dei servizi sanitari nell'intera Planargia, tanto più dopo l’incontro che ha visto presenti dirigenti di Ats, Assl, consiglieri regionali, sindaci del territorio, nei giorni scorsi a Oristano. Convocata dal presidente della Conferenza provinciale dei sindaci Luigi Mastino. Nell’occasione si è discusso di vari problemi ancora non risulti e che riguardano la dialisi, il pronto soccorso e i servizi ospedalieri in genere, servizi territoriali (logopedia, fisiatria, fisioterapia), personale e anche le liste d’attesa.

Il gruppo di minoranza in una nota traccia un giudizio negativo delle risposte arrivate dalla Assl. «Non siamo soddisfatti. Sentire che la dialisi (prevista da tempo nella palazzina a due passi dal plesso dell’ospedale A.G. Mastino di Bosa, ndc) ha grossi problemi e che, a dispetto delle tante promesse e il bluff dell'inaugurazione fatta 18 mesi fa, difficilmente potrà aprire in tempi brevi non depone bene sulla credibilità dei vertici della Assl». Sul Pronto Soccorso il gruppo Per Bosa è convinto che «ormai si sia deciso il suo ridimensionamento, in tutti i sensi. Abbiamo saputo che il sindaco di Bosa ha evidenziato molte di queste problematiche, ma che altri sindaci hanno elogiato il lavoro dalla Ats per i risultati raggiunti (Paulilatino e Modolo in particolare)».

Dopo le critiche alla Ats e alla Assl, il gruppo di minoranza in consiglio chiama direttamente in causa l’Unione dei Comuni della Planargia-Montiferru Occidentale e i responsabili politici regionali eletti nel territorio.

«Vorremmo capire quali sono realmente le posizioni dei sindaci e dei consiglieri regionali – chiedono infatti i consiglieri di Per Bosa – e vorremmo conoscere cosa pensano, in modo chiaro ed inequivocabile, della situazione attuale della sanità in Planargia e in tutta la Provincia, sui Servizi ospedalieri e sui Servizi territoriali, e sapere se l'attuazione dei piani della Regione attraverso la riforma della rete ospedaliera sta portando i benefici sperati, in termini di miglioramento dell'offerta e tagli agli sprechi».

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