La Nuova Sardegna

Oristano

S. Vero, pensionato alleggerito di 17mila euro: una denuncia

di Simonetta Selloni
S. Vero, pensionato alleggerito di 17mila euro: una denuncia

SAN VERO MILIS. Avrebbe voluto investire parte dei soldi accantonati in anni di pensione, ma quando è andato a verificare di quanto disponesse, ha dovuto constatare che il suo libretto postale si era...

13 luglio 2018
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SAN VERO MILIS. Avrebbe voluto investire parte dei soldi accantonati in anni di pensione, ma quando è andato a verificare di quanto disponesse, ha dovuto constatare che il suo libretto postale si era incredibilmente alleggerito. Per l’esattezza, di 17mila 800 euro negli ultimi sei mesi. La “dieta dimagrante” imposta ai risparmi di un pensionato 78enne di San Vero Milis però, sembra avere un input preciso. E difatti i carabinieri del Nucleo operativo di Oristano hanno denunciato per furto una donna di 41 anni che da tempo si occupa di svolgere i lavori di pulizia della casa.

Nell’abitazione della donna, i carabinieri hanno recuperato il libretto, il postamat e il pin del pensionato. Si è accertato che attraverso il postamat, dal libretto nel quale viene canalizzata la pensione, venivano sottratti importanti somme di denaro: l’ultimo prelievo, da 600 euro, risulta esser stato fatto ai primi del mese di luglio dallo sportello Postamat dell’ufficio postale di Narbolia.

Il pensionato ha subito denunciato l’accaduto, e in alcuni giorni i carabinieri sono venuti a capo dell’arcano. Nella asa della donna c’erano gli strumenti di prelievo, ma i soldi no: spariti, volatilizzati.

Ora è in corso una ricostruzione dei movimenti del libretto per capire se, attraverso gli anni, siano state indebitamente sottratte delle somme la cui titolarità esclusiva era del pensionato, e se si a quanto ammontano gli ammanchi.

Si sa che nessun tipo di vigilanza era attuabile dagli uffici postali, perché i prelievi risultano fatti negli sportelli esterni e quindi non dentro l’ufficio. Insomma, nessuno si è potuto insospettire. Ed è così che i soldi sono spariti. Questa almeno la ricostruzione dal punti di vista del pensionato. Non si sa invece, quali spiegazioni abbia dato la donna del possesso del libretto, del postamat e soprattutto del pin. E cosa ne sia stato dei soldi.

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