La Nuova Sardegna

Oristano

Muore in attesa dei soccorsi

Simonetta Selloni
Muore in attesa dei soccorsi

Santa Giusta, pensionato di Terralba spira nel tragitto per l’ospedale

14 luglio 2018
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SANTA GIUSTA. La percezione del tempo alterata quando si ha davanti una persona che sta male, secondi che sembrano minuti e minuti che si dilatano fino a sembrare ore. Forse è per questo che ieri mattina i familiari di Sandro Deidda, pensionato di 68 anni di Terralba, davanti all’uomo che accusava tutti i sintomi di un infarto – che c’era e che poi non gli ha lasciato scampo – hanno prima chiamato il 118, e poi hanno deciso che fosse meglio accompagnarlo subito all’ospedale. Senza aspettare, con il terrore che ogni istante fosse perso nell’affannoso tentativo di salvare la vita all’anziano.

Ed è così che si sono affastellate chiamate al 118, interventi – tre ambulanze – e tentativi di rianimazione in una corsa disperata, da Terralba a Oristano, per soccorrere il pensionato. Non c’è stato niente da fare, Sandro Deidda è morto nell’area di servizio della Esso, all’ingresso sud di Santa Giusta, a ridosso del boschetto di eucalipti. È morto davanti allo stagno in una giornata di caldo da bollino rosso, con un’afa terribile che potrebbe aver svolto un ruolo determinante nel provocare il malore. Anche se tra il dolore, il caldo e il sovrapporsi degli interventi i familiari hanno sollevato qualche perplessità sugli orari e sulla tempestività. In particolare per l’arrivo dell’ambulanza medicalizzata, giunta quando ormai per Sandro Deidda era troppo tardi, nonostante un continuo tentativo di rianimazione.

Tutto è successo in un orario compreso tra le 12.51 e le 13.45. Il primo orario è quello della prima richiesta d’aiuto registrata dalla centrale del 118 di Cagliari. Da lì all’invio dell’ambulanza sono passati tre minuti. Un tempo di intervento ragionevole, ma che probabilmente ai familiari è sembrato un’eternità, tanto da convincerli a partire verso Oristano, ritenendo che la situazione clinica del pensionato stesse peggiorando. L’ambulanza con i soccorsi, infatti, arrivata a casa non ha trovato nessuno. Intanto, Deidda, accompagnato dalla moglie e da un nipote, stava sempre peggio: arrivati a Santa Giusta, i familiari si sono fermati per fargli prendere aria. Da lì, nuova chiamata al 118: nel frattempo nell’area di servizio, erano le 13.30, è arrivata un’ambulanza di una coop di Simaxis che si occupa del servizio di trasporto di persone in difficoltà. Mentre la situazione diventava ingravescente, pochi minuti dopo è arrivata da Simaxis l’ambulanza del 118 , visto che la medicalizzata di Oristano era impegnata in un altro intervento. Solo alle 13.45, l’ambulanza con il medico è arrivata al boschetto di eucalipti, dove i primi soccorritori erano già all’opera per strappare Deidda alla morte. Il medico ha proseguito l’intervento per rianimare il pensionato, ma la situazione era ormai a un punto di non ritorno. Ed è così che Sandro Deidda è morto, all’ombra degli eucalipti dove i familiari lo avevano adagiato per cercare di dargli un qualche sollievo. Non c’è stato niente da fare. Anche i carabinieri di Santa Giusta sono intervenuti, come sempre accade in questi casi, raccogliendo anche l’amarezza dei parenti di Deidda per quello che a loro è sembrata una dilatazione dei tempi di soccorso.

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