La Nuova Sardegna

Oristano

Tessingiu, a Samugheo l’arte vede il futuro

Maria Antonietta Cossu
Tessingiu, a Samugheo l’arte vede il futuro

Alla 51° edizione dell’artigianato artistico gli espositori accostano la sperimentazione alla tradizione

16 luglio 2018
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SAMUGHEO. Un legame sempre più stretto fra stile classico, gusto contemporaneo e ricerca creativa, rappresentano la cifra della 51° edizione di Tessingiu, il salone dell'artigianato artistico inaugurato sabato. Degli oltre sessanta espositori presenti alla mostra un numero significativo di artigiani tessili e di altre branche si sono ispirati alle idee dei designer per realizzare i manufatti destinati all'allestimento dell' ex cantina sociale, l'epicentro della rassegna in programma fino al 16 settembre.

«Sempre più operatori stanno seguendo spontaneamente la tendenza alla sperimentazione che il Comune lanciò nel 2013 con il concorso d'idee Anno d'Arte – ha sottolineato il sindaco Antonello Demelas –. In questa edizione, inoltre, abbiamo puntato sull'artigianato artistico ispirato alla tradizione ma che coglie nel contempo elementi innovativi per riprodurli nei manufatti di uso comune».

«Stare al passo con i tempi, seppure con il faro della tradizione a illuminare la strada, è il diktat per riuscire a conquistare nuove fette di mercato». Lo ha rimarcato l'assessore Barbara Argiolas al taglio del nastro. «Samugheo, come Mogoro, rappresenta la punta di diamante dell'artigianato artistico della Sardegna – ha affermato –. Questa mostra mercato mette in luce le caratteristiche e le eccellenze del settore, con un' attenzione alla tradizione ma anche con un occhio all' innovazione e al contemporaneo, la formula giusta per riavere quella vicinanza all'usabilità quotidiana che oggi un nuovo gusto sostenibile, attento all'utilizzo dei materiali, richiede sempre più».

Negli ambienti della vecchia azienda vinicola spiccano tappeti e coperte dal gusto classico e moderno, ma anche tovagliati, arazzi, creazioni in ferro, legno, ceramica, vetro, articoli di sartoria, arte orafa e coltelli da collezione. Lo scorso anno è stato quello del cinquantesimo di una rassegna che continua a evolversi restando fedele ai principi della tradizione.

Ma Tessingiu è anche sinonimo di Murats, il Museo unico dell'arte tessile dove sono esposti i pezzi più pregiati e datati della produzione locale e le serie “Aga Khan” e “Anno d'Arte”. Nella sala centrale, inoltre, sono esposte una trentina di installazioni realizzate dall'artista Maria Jole Serreli. Il nome del progetto artistico è “Trasfigurazioni”. «Le sue opere – ha spiegato il direttore Baingio Cuccu –, consentono di recuperare l'importanza del gesto e della manualità ma soprattutto l'aspetto contemplativo del processo creativo». Nei prossimi giorni, inoltre, arriveranno una quindicina di tappeti dalla Tunisia, partner, insieme a Samugheo e ad alcuni Paesi europei, del progetto di valorizzazione della tradizione tessile nel Mediterraneo denominato Diart. Innovazione, tradizione, apertura alle altre realtà culla dell’artigianato artistico. Questo è Tessingu.

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