La Nuova Sardegna

Oristano

Multata a Oristano ma era a Sassari: obbligata a pagare

di Michela Cuccu
Multata a Oristano ma era a Sassari: obbligata a pagare

La vicenda nel 2016. La Municipale ribadisce: tutto regolare «Eppure ho portato le prove che quel giorno ero altrove»

17 luglio 2018
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ORISTANO. Aveva dimostrato, che quel giorno lei a Oristano non c’era, eppure, quella multa del 2016 per “mancata esposizione del contrassegno di pagamento della sosta” per ora, la dovrà pagare. Così almeno sentenziano i vigili urbani di Oristano che, in una raccomandata arrivata ieri, le annunciano: «Seguita la procedura corretta». E la costringe a pagare anche la cartella dell’Agenzia delle Entrate, con un importo che nel frattempo, si è quadruplicato, passando da poco più di 28 euro a quasi 110. La protagonista della vicenda però, Salvina Lisai, una giovane mamma di Sassari, è decisa a non pagare: «Quella multa è nulla», dice. Ieri, Salvina Lisai è riuscita a contattare telefonicamente il comandante della Polizia locale di Oristano: «Mi ha chiesto di inviargli la documentazione per posta elettronica – dice Lisai – l’ho fatto immediatamente anche se in realtà, il loro ufficio quei documenti li aveva già e sono pronta a rivolgermi ai carabinieri se da Oristano dovessero continuare a sostenere che devo pagare».

Eppure la protagonista di questa vicenda a dir poco paradossale, aveva cercato di dimostrare come lei quel giorno non fosse a Oristano, ma a Sassari ad accompagnare sua figlia a fare delle visite mediche. Nel primo ricorso, oltre alla copia del referto medico, aveva anche allegato i rilevamenti del Gps della sua auto parcheggiata in una via di Sassari esattamente lo stesso giorno e alla stessa ora che veniva invece multata a Oristano. «Tutti i miei precedenti ricorsi sono stati rigettati dagli uffici di Oristano».

Racconta la donna: «Il primo ricorso viene respinto sia dal Prefetto che dall’Ufficio contenziosi del Comune di Oristano, per decorrenza dei termini. Poi ho mandato una pec con i rilevamenti satellitari che dimostrano come la mia auto nel giorno e nell’ora della multa era parcheggiata a Sassari e non a Oristano. Niente da fare: l’Ufficio contenziosi del Comune mi risponde che la cartella andrà a ruolo e se voglio, potrò rivolgermi al Giudice di Pace».

Salvina Lisai però, non andrà dal Giudice di Pace: «è una procedura troppo onerosa per le mie possibilità economiche, inoltre, non capisco perché i vigili di Oristano insistano ad affermare di aver proceduto correttamente, come hanno scritto il 3 luglio scorso in una raccomandata di risposta all’Agenzia delle entrate alla quale mi ero rivolta perché nel frattempo, era intervenuta la prescrizione».

Ora alla giovane donna non rimane che attendere la risposta alla documentazione che ha inviato al comandante dei vigli urbani di Oristano. «Non trovo affatto giusto che io debba pagare per un errore altrui. In tutti questi anni ho cercato in ogni modo di dimostrare che quella contravvenzione non aveva senso perché non si può multare una macchina quando la stessa è lontana oltre cento chilometri. Mi chiedo per quale motivo – continua Salvina – si impuntino su una vicenda che non ha senso dato che non può essere accaduta. Quando ho parlato al telefono con il comandante dei vigili gli ho detto che mi sento perseguitata. Spero che abbia colto il senso delle mie parole e che finalmente, a Oristano, si rendano conto che io in questa città non ho commesso alcuna infrazione».

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