La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, numeri positivi per le presenze turistiche

Bosa, numeri positivi per le presenze turistiche

Il dato di giugno nettamente migliore di quello dello stesso mese del 2017 Campus: l’imposta di soggiorno ha consentito di mappare al meglio l’offerta

21 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Dati positivi su arrivi e presenze a giugno dopo l’istituzione dell’imposta di soggiorno. Cifre maggiormente legate al reale impatto di visitatori insomma, considerato che negli anni scorsi i dati erano forniti dall’assessorato regionale competente in base alle segnalazioni delle strutture locali. Un trend in crescita che l’assessore Alfonso Campus valuta con il beneficio d’inventario perché «i conti si chiudono alla fine dell’anno». Nel 2017 a giugno le presenze turistiche censite a Bosa toccavano quota 9332 rispetto a 3821 arrivi. Nel 2018 le presenze registrate dal portale dove vengono riversati i dati dell’imposta di soggiorno sono state 11.223, mentre gli arrivi 5680. Numeri relativi all’ottanta per cento del censito (strutture dell’accoglienza sia alberghiera che extralberghiera), perché mancano ancora all’appello 18 stagionali, che hanno aperto battenti a metà giugno. L’incremento rispetto al 2017 comunque salta agli occhi. «Credo che nel 2018 non vi sia stata una crescita e ritengo che più o meno si confermino i numeri del 2017. Solo che ora abbiamo a disposizione i dati di tutte le strutture censite grazie all’avvio della imposta di soggiorno», spiega Campus. Su un aspetto però l’assessore pone l’accento. «Negli ultimi anni la stagione turistica si è allungata: si avvia prima e termina oltre le canoniche date dell’estate. Infatti il 40 per cento delle presenze si registrano in primavera ed in autunno». Numeri legati anche alle condizioni meteo, considerato che tra maggio e la prima decade di giugno il tempo non è stato clemente e che un calo delle presenze turistiche sarebbe fisiologico. La speranza, anche per il Comune, riguarda l’allungamento della stagione. «Dobbiamo andare verso questa direzione anche grazie alla presenza di posti letto in piccole strutture extralberghiere, molto più flessibili rispetto ad altre dove la programmazione è più complessa», afferma Campus. In sostanza per un piccolo B&B o affittacamere è più semplice organizzarsi anche in bassa stagione o per eventi specifici, mentre una struttura con più posti letto ha necessità di prenotazioni sicure per avviare la macchina dell’accoglienza. Più in generale «Bosa ha grandi potenzialità turistiche, e di questo deve prendere coscienza l’intera collettività. Perché turismo non è solo servizi e imprenditorialità dedicata, ma anche comprendere che tutti dobbiamo anche avere pazienza rispetto a qualche problema riscontrato quando nell’area urbana si riversano migliaia di persone. Occorre entrare in una nuova filosofia, ovviamente senza snaturare l’identità di questa città. Perché proprio questa è una delle valenze maggiormente apprezzate dai visitatori».

Alessandro Farina



In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative