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«Visita non concessa: la Regione chiarisca»

BOSA. Il consigliere regionale Domenico Gallus ha presentato una interrogazione con richiesta di risposta scritta e urgente al presidente della Regione Francesco Pigliaru ed all’assessore alla...

22 luglio 2018
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BOSA. Il consigliere regionale Domenico Gallus ha presentato una interrogazione con richiesta di risposta scritta e urgente al presidente della Regione Francesco Pigliaru ed all’assessore alla sanità Luigi Arru, su una presunta mancata visita domiciliare della Guardia Medica ad una paziente della città del Temo. L’episodio che cita il componente della Commissione regionale alla sanità risale alla notte del 12 luglio scorso quando, dopo le ventiquattro «è stato richiesto un intervento della Guardia Medica di Bosa per una visita a domicilio di una paziente, residente nella cittadina. Il medico di turno non ha ritenuto necessaria la visita domiciliare, però ha consigliato il trasporto della paziente da parte dei familiari al locale Pronto Soccorso», scrive Gallus. «Un’adeguata erogazione dei servizi territoriali, compreso quello di Guardia Medica, rappresenta un presupposto per il corretto funzionamento dei servizi ospedalieri. L’omissione delle attività di Guardia Media, sia ambulatoriali che domiciliari, rappresenta una delle cause del sovraffollamento dei pronto soccorso», afferma il consigliere regionale. Nei giorni scorsi sempre a Bosa un utente aveva scritto al direttore generale dell'Ats una lettera di reclamo, lamentando di non essere stato visitato da uno specialista dopo una frattura al piede, a cui erano seguite le scuse dell'Assl di Oristano ed alcune precisazioni sulla vicenda.

Sempre sul fronte sanitario a Bosa vengono segnalati da tempo problemi di funzionamento dei macchinari radiografici. Tanti pazienti si rivolgono quindi al poliambulatorio di Macomer, con non pochi disagi per gli spostamenti e un maggior carico di lavoro in quella struttura.

Un tema, al pari della richiesta di attivazione della Dialisi all’ospedale Mastino, emerso anche negli interventi del sindaco in aula consiliare e durante la manifestazione indetta dallo Fsi Usae ai primi di luglio a Bosa. In quella occasione amministratori, consiglieri regionali e sindacato hanno chiesto espressamente, tenendo conto anche dell'aumento di presenze turistiche nei mesi estivi, l'attivazione di tutti i servizi previsti nella legge di riordino della rete ospedaliera in Sardegna per il nosocomio di Bosa, e dei servizi territoriali rivolti alla popolazione della fascia centro occidentale dell'isola. (al.fa.)

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