La Nuova Sardegna

Oristano

Tesoretto 5 Stelle conteso archiviazione per Tomasi

di Enrico Carta
Tesoretto 5 Stelle conteso archiviazione per Tomasi

L’attivista del Movimento era stata denunciata da un altro esponente grillino Le veniva contestata l’appropriazione di 937 euro, ma non ci fu alcun reato

25 luglio 2018
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ORISTANO. La lite a 5 Stelle finisce con l’archiviazione. Alla richiesta del pubblico ministero Sara Ghiani non hanno fatto seguito altri atti giudiziari e così per Lucia Tomasi, attivista del Movimento, si chiude positivamente il capitolo che l’ha vista protagonista o, a seconda dei punti di vista, bersaglio all’interno della vicenda. Contro di lei era stata infatti presentata una denuncia per appropriazione indebita da parte di Giuseppe Puddu, un altro attivista esponente di un’altra delle ramificazioni in cui si estende la galassia a 5 Stelle.

In ballo c’erano 937 euro, 44 centesimi e un’accusa di appropriazione indebita che per il pubblico ministero non è mai esistita. Semmai, ma anche su questo aspetto il magistrato inquirente si era dimostrato cauto nella richiesta di archiviazione, potevano esserci dei profili da esaminare sotto il punto di vista civilistico. Di sicuro non c’erano gli estremi per un’azione penale, motivo per cui Lucia Tomasi, difesa dall’avvocato Antonio Tola, ha incassato l’archiviazione.

La vicenda è ingarbugliata, ma è lo stesso pubblico ministero a sbrogliarla spiegandone i dettagli nella sua richiesta di archiviazione laddove chiarisce anche i motivi di tale orientamento. A Lucia Tomasi vengono affidate nel 2017 le finanze non certo dorate della piattaforma meet up “Oristano in Movimento a 5 Stelle”. A gestire le donazioni dei vari attivisti erano stati in successione lo stesso Giuseppe Puddu e quindi Giuseppe Senes, con quest’ultimo che aveva abbandonato la piattaforma dopo aver consegnato il tesoretto per le attività politiche del Movimento a Lucia Tomasi, nel frattempo nominata tesoriera.

Nell’agosto dell’anno scorso, Giuseppe Puddu aveva però chiesto la restituzione della cifra, cosa che però non avvenne e che fece scattare la querela. Lucia Tomasi ha però spiegato che la somma non fu resa perché a lei era stata consegnata dall’assemblea degli attivisti: ad essi avrebbe dovuto rispondere e non a Giuseppe Puddu, il quale nel frattempo aveva organizzato un altro gruppo meet up denominato “Oristano Progetto 5 Stelle”. Le donazioni riguardavano esclusivamente Oristano in Movimento, motivo per cui non era chiaro il soggetto giuridico titolare della somma contesa. Fatto sta che nessuna rilevanza penale hanno i fatti e che tutto si chiude con l’archiviazione. Ciò che invece non termina è l’amarezza di Lucia Tomasi: «Da oltre un anno, il dibattito politico nel Movimento 5 Stelle cittadino ha assunto i connotati di una campagna denigratoria volta a colpirmi personalmente. La valutazione del pubblico ministero evidenzia la mancanza di qualsiasi reato, ma questa farsa è costata soldi pubblici e tanti sacrifici personali».

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