La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, per i commercianti un’estate da dimenticare

di Alessandro Farina
Bosa, per i commercianti un’estate da dimenticare

Per la maggior parte delle attività economiche la bella stagione ha deluso «Colpa anche del maltempo, il calo delle vendite è significativo»

28 luglio 2018
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BOSA. Mentre su arrivi e presenze a luglio dalle strutture alberghiere ed extralberghiere arrivano quantomeno segnali di una certa preoccupazione, anche se forse nell’ultima settimana del mese c’è chi ostenta un cauto ottimismo, nel mondo del commercio e dell’artigianato le ombre sembrano coprire i pochi sprazzi di luce.

A riassumere cosa sta succedendo nella città del Temo il responsabile locale di Ascom-Confcommercio Vincenzo Vadilonga, che sul periodo tra fine primavera ed inizio estate racconta di «una stagione iniziata in ritardo, per colpa anche del brutto tempo, che non sta soddisfacendo le già non rosee aspettative».

Insomma, ma questo vale anche per altre zone della Sardegna, il piovoso maggio (segnato anche dai danni dell’allagamento in diversi esercizi a inizio mese dopo l’esondazione del canale di via Lamarmora) e l’incerto inizio di giugno hanno lasciato il segno meno in molti registratori di cassa. «Mediamente devo purtroppo registrare un calo nelle vendite per la maggior parte delle attività locali. Giornate apparentemente soddisfacenti vengono intervallate da altre che non fanno intravedere nulla di buono. Una situazione che, oltre a non compensare la lunga e pesante stagione invernale, non permette di fare nessun tipo di programmazione», spiega Vadilonga, tenendo conto anche dei dati di luglio. Morale: chi vive di commercio e artigianato a Bosa, malgrado non manchino diverse parentesi di grandi folle in varie manifestazioni primaverili in particolare, ha evidentemente non poche difficoltà a intrepretare un periodo “storico” che appare forse anomalo rispetto al passato.

«L'incertezza rappresenta purtroppo una delle maggiori difficoltà per un imprenditore, non solo dal punto di vista degli acquisti ma anche delle assunzioni e ancor più per eventuali investimenti. Se alcune attività registrano una situazione più o meno stabile rispetto allo stesso periodo 2017, altre lamentano un fortissimo calo. Lo scontrino medio si abbassa mentre i costi gestionali rimangono invariati, quando non aumentano», il bilancio economico per molte attività commerciali.

«Non a caso la nostra provincia non si discosta dalla media dell'intero territorio regionale, dove le cassazioni delle attività superano il 70 per cento delle nuove aperture il dato complessivo in Sardegna. Se è vero che tantissimo dobbiamo ancora fare per rendere più ordinata e accogliente la nostra cittadina è comunque vero che, fino a quando resteremo ostaggi di chi gestisce le traversate verso la nostra isola, non credo che ci potranno essere dati positivi», conclude il responsabile locale dell’Ascom-Confcommercio.

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