La Nuova Sardegna

Oristano

Lavori per il Teatro Garau: si va avanti ma adagio

di Davide Pinna
Lavori per il Teatro Garau: si va avanti ma adagio

Il Comune approva l’incarico per la valutazione tecnica dei vigili del fuoco Un intervento necessario prima del via libera al progetto da 600mila euro

28 luglio 2018
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ORISTANO. Si sblocca un altro tassello per la riapertura del Teatro Garau, chiuso dal 2015 per la mancanza delle condizioni minime di sicurezza. Il settore Lavori pubblici e manutenzione del Comune di Oristano ha infatti dato il via libera alla spesa per la valutazione da parte dei Vigili del Fuoco del progetto di adeguamento del teatro. Appena 400 euro, un'inezia rispetto ai 600 mila euro necessari invece per la realizzazione del progetto redatto dall'ingegnere Giovanni Mascia di Cabras, però fondamentali, perché senza la valutazione dei Vigili del Fuoco non si va da nessuna parte.

I soldi ci sono, li aveva concessi la Regione nella finanziaria approvata dal consiglio regionale a dicembre 2017. Ora bisogna aspettare la valutazione dei vigili del fuoco e poi si avvierà l'iter per l'aggiudicazione dei lavori, su una base d'asta ribassabile che, secondo il progetto preliminare, ammonterà quasi 537 mila euro. Tanti gli interventi previsti nel progetto, dall'adeguamento delle uscite di sicurezza, alla sostituzione degli arredi con materiali ignifughi, fino alla predisposizione di un adeguato impianto di allarme.

Sicuramente non è facile rendere adeguato alle norme vigenti un edificio ristrutturato e aperto al pubblico circa trenta anni fa.

All'epoca le incombenze in materia di sicurezza erano molto meno pressanti, così il teatro è rimasto aperto finché qualcuno non si è preso la briga di fare un controllo e scoprire che non esisteva nemmeno un documento che ne attestasse il collaudo.

Chiaramente tutti questi anni di inattività renderanno necessari anche altri lavori oltre a quelli finalizzati al conseguimento del Certificato di Prevenzione Incendi: andranno reintonacati i muri e sostituiti alcuni infissi ormai arruginiti, inoltre sarà necessario un intervento sui camerini che, dopo 30 anni, vanno ammodernati.

Non saranno dunque brevissimi i tempi che porteranno alla riapertura dell'unica vera struttura teatrale della città, la cui chiusura ha rappresentato negli ultimi anni un serio limite alla vita culturale di Oristano. Anche la rassegna della Ceda, ad esempio, ha smesso di frequentare il capoluogo per dirigersi verso altri lidi.

Sicuramente però si avvicina il giorno in cui verranno quantomeno aggiudicati i lavori e, se tutto andrà senza problemi, il Comune dovrà nei prossimi tempi affrontare anche il problema della gestione della struttura.

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