La Nuova Sardegna

Oristano

Sull’agonia del Delogu dibattito con la Regione

Sull’agonia del Delogu dibattito con la Regione

Ghilarza, incontro con i consiglieri del territorio per la situazione dell’ospedale Iniziativa dell’ex assessore provinciale Serafino Corrias: «Dicano cosa succederà» 

30 luglio 2018
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GHILARZA. Il 29 luglio di un anno fa è stata presentata la prima proposta di riforma della rete ospedaliera regionale. A poco più di un anno da quella data, il 9 agosto, si cercherà di capirne gli effetti sull’ospedale Delogu di Ghilarza e quindi sull’intero territorio. L’occasione sarà data da un incontro promosso da Serafino Corrias, ex assessore Provinciale e ex consigliere comunale di Ghilarza, che ha invitato i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Oristano a partecipare per fare il punto della situazione. Antonio Solinas. Augusto Cherchi, Mario Tendas, Attilio Dedoni, Alfonso Marras e Domenico Gallus sono chiamati a esporre lo stato dell’arte di una riforma che, almeno a giudizio di Corrias, sembra al momento una scatola vuota. Se infatti nella prima proposta il depotenziamento del Delogu era nelle cose, fino a una inesorabile chiusura nell’arco di due anni, gli emendamenti licenziati dal Consiglio regionale hanno introdotto una serie di novità importanti. Miglioramenti sostanziali in grado di ridare al Delogu un ruolo di centralità nella risposta ai bisogni sanitari del territorio. «I tempi per la attuazione, almeno in parte, della Rete Ospedaliera erano previsti, assicuravano, al massimo dal gennaio 2018. Cosa è cambiato? Nulla. Anzi le cose sono ancora nettamente peggiorate e il Delogu muore con una lenta agonia», sottolinea Corrias. Tra le altre cose, gli emendamenti prevedevano, ricorda Corrias, «un reparto di 20 posti letto di Medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri, una Chirurgia dove si opererà giornalmente per effettuare interventi in Day Surgery o in Week Surgery, con appoggio nei letti di medicina per i casi che non possono essere dimessi nei tempi previsti. Ancora, tutti i servizi attuali: radiologia, dialisi, laboratorio analisi e costituito il Centro di emergenza territoriale (che sostituisce il pronto soccorso), attivo 24 ore su 24».

Ma a distanza di un anno, non solo non è cambiato nulla ossia non si è dato corso a queste modifiche che garantirebbe una sanità efficiente, ma l’annunciato assetto dell’ospedale post riforma è, sottolinea Corrias, «una scatola ormai “vuota” che aspetta da tempo di essere riempita. Ma lo sarà mai?» è la domanda provocatoria da girare ai consiglieri regionali, visto che sono loro, ritiene Corrias, che «dovrebbero dircerlo, altrimenti avremo tutto il diritto a dire che questo territorio è stato ancora una volta preso in giro e le catene umane di qualche anno fa avranno prodotto il nulla».

L’appuntamento è quindi per il 9 agosto alle 19, nell’auditorium del Comune di Ghilarza. Ci saranno i cittadini, e i consiglieri regionali che riterranno di aderire a quella che per il territorio è una battaglia per il mentenimento degli impegni.

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