La Nuova Sardegna

Oristano

San Vero, acqua ancora non potabile e proteste

di Piero Marongiu

Nelle borgate continuano i disagi, amministratori sotto accusa. Il sindaco Tedeschi: è colpa del caldo

01 agosto 2018
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SAN VERO MILIS. L ’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili e alimentari, firmata lo scorso 26 luglio dal sindaco Luigi Tedeschi, nelle borgate marine di S’Anea Scoada, Putzu Idu, Mandriola, Su Pallosu e Sa Rocca Tunda, non è rientrata e i disagi per i residenti e per i turisti aumentano. La rabbia di chi ha pagato affitti consistenti per godersi qualche giorno di vacanza è comprensibile, come pure è comprensibile quella degli esercenti, costretti ad approvvigionarsi di acqua potabile con cisterne o taniche.

Lo stato di non potabilità dell’acqua è dato dalla presenza di trialometani. Qualche giorno fa il sindaco Luigi Tedeschi aveva detto che quella reazione alla clorazione, verificatasi anche l’estate scorsa, era da attribuirsi alle temperature elevate dei giorni scorsi che avrebbero arroventato l’acqua nel serbatoio da cui si dipartono le condotte che alimentano la rete delle borgate marine. L’effetto del cloro però sarebbe dovuto rientrare nel volgere di qualche giorno, cosa che invece non è avvenuta facendo proseguire lo stato di emergenza.

«Quattro giorni senza poter usare l’acqua e senza nessuna ipotesi sulla fine dell’emergenza – scrive Antonio Di Marcantonio, un turista che frequenta le spiagge della marina sanverese da trent’anni –. Dispiace dover rilevare come ai problemi che affliggono le marine di San Vero Milis quest’anno si sia aggiunto anche quello dell’acqua». Di Marcantonio non risparmia accuse agli amministratori succedutisi nel tempo, fino a quelli attuali, i quali non si impegnerebbero sufficientemente per risolvere i problemi delle borgate. «Su una questione come quella dell'acqua avete superato ogni limite. Nessun intervento tempestivo per permettere un approvvigionamento sostitutivo. Comunicazione tardiva e inefficace per i turisti. Danni agli esercizi commerciali e alle strutture ricettive, minimizzare o nascondere non è deontologicamente e politicamente corretto ». «Nessuno vuole nascondere né minimizzare - dice il sindaco Tedeschi -. Ieri mattina i tecnici della cooperativa che si occupa di analizzare periodicamente l’acqua hanno prelevato nuovi campioni. Ho chiesto che i risultati venissero comunicati immediatamente proprio per limitare al massimo i disagi alle persone. Purtroppo il problema non è dovuto a mancata manutenzione delle condutture o altro (l’acqua viene analizzata con cadenza fissa) ma al caldo di questi giorni».

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