La Nuova Sardegna

Oristano

Spettacoli ed eventi estivi Torregrande anno zero

di Enrico Carta
Spettacoli ed eventi estivi Torregrande anno zero

L’opposizione critica: «Nessuna condivisione del programma, ci salvano i privati» L’assessora: «Coinvolti gli operatori, ma una serie di problemi ci ha penalizzato»

01 agosto 2018
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ORISTANO. Di carne al fuoco ne ha messa tanta. La minoranza ha denunciato la mancanza di condivisione da parte della giunta Lutzu e visto che l’estate dovrebbe essere la stagione in cui Torregrande è al centro di un turbinio di spettacoli ed eventi, la prima pagina del libro che contiene i capi d’imputazione con cui l’opposizione porta a processo l’amministrazione è quello degli spettacoli estivi. Sul piatto il Comune ha messo 23mila e 500 euro e la Pro Loco 1.000, cifra che non molto si discosta da quelle delle ultime annate, dove però la stagione era impreziosita dai concerti di Mondo Ichnusa.

Il pienone di quei giorni è da album della memoria, perché nell’estate del 2018 il programma per Torregrande è iniziato il 12 luglio e terminerà il 15 agosto con otto serate. Nel lungomare o in piazza della torre hanno già avuto luogo uno spettacolo di balli esotici e tradizionali, la festa di musica Holi Colors, la selezione regionale di “Una ragazza per il cinema”, il festival “Sete sois sete lunas”, una seconda serata di ballo. Poi la pausa sino all’evento clou della Sartigliedda estiva fissato per il 12 agosto cui seguiranno il 14 e il 15 agosto i fuochi d’artificio sul mare con uno spettacolo musicale e una serata di balli tradizionali.

La minoranza non critica la qualità, eccezion fatta per i 4mila euro destinati allo spettacolo Holi Colors ritenuto eccessivamente dispendioso, soprattutto se rapportato ai 6mila che invece sono stati destinati alla Sartigliedda estiva che, piaccia o non piaccia, è l’evento di massimo richiamo. È invece sul metodo che la minoranza insiste. «La programmazione degli spettacoli estivi non è mai passata in commissione», hanno spiegato Andrea Riccio e Anna Maria Uras, i due componenti dell’opposizione che ne fanno parte. Ma il più duro è Vincenzo Pecoraro: «È piovuto tutto dal cielo senza alcun dialogo. La giunta avrebbe dovuto coinvolgere gli operatori nel modo giusto per spendere meglio i soldi. Sindaco e assessore avrebbero dovuto metterci la faccia, ragionare per tempo con chi a Torregrande lavora e ha interesse all’arrivo di persone. Un giusto coinvolgimento magari avrebbe generato una discussione utile a mettere in campo delle idee e a trovare delle risorse. Ha poi senso concentrare gli spettacoli su pochissime settimane e prevederne alcuni in giorni come il 14 e il 15 agosto quando già la località accoglie molte persone?».

La risposta arriva dall’assessora Stefania Zedda. Da poco meno di due mesi ha la delega, ma non si sottrae alla discussione: «Ci sono state delle coincidenze sfortunate che ci hanno un po’ condizionato come il cambio in assessorato e il fatto che la Pro Loco fosse senza presidente. Questa concatenazione di eventi ha generato un po’ di ritardo, però non è vero che non abbiamo provato a dialogare con gli operatori. Ci sono stati alcuni incontri con la Confcommercio e alcuni rappresentanti di Torregrande. L’anno prossimo cercheremo di migliorare questa sinergia». Lo stimolo lo forniscono le parole del consigliere Andrea Riccio: «È palese che sia mancata una programmazione e che Oristano, che dovrebbe avere un ruolo centrale negli spettacoli estivi di tutta la Sardegna, è viva solo grazie ai “santi” privati come Dromos o Eolo che organizzano gli eventi, altrimenti camperebbe ancora di sola Sartigliedda. Se si vuol migliorare, c’è un solo modo: a fine agosto bisogna sedersi e iniziare a programmare senza dimenticarsi della minoranza».

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