La Nuova Sardegna

Oristano

Programmazione territoriale, il Consiglio dice sì

Programmazione territoriale, il Consiglio dice sì

Oristano punta sul progetto di valorizzazione sostenibile di Torregrande, ma anche su sport e sociale

11 agosto 2018
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ORISTANO. La delibera sulla Programmazione territoriale incassa il sì unanime del Consiglio comunale e pone l’amministrazione di Andrea Lutzu nelle condizioni di proporre le schede dei progetti al Centro regionale di programmazione. Il sindaco ha esposto il programma che pone il Comune di Oristano in partnership con altri cinque centri - Cabras, San Vero Milis, Narbolia e Baratili - e con l’Unione dei Comuni Costa del Sinis terra dei Giganti, nella condizione di ottenere consistenti finanziamenti per i suoi progetti: complessivamente, si tratta di circa 22 milioni di euro. Oristano punta su “Torregrande sostenibile”. Un'idea il cui progetto preliminare è stato approvato in via definitiva nel novembre del 2015 dalla giunta Tendas. «Intendiamo riqualificare il lungomare, con un articolato piano di interventi che prevede accessibilità su tutto il litorale, la riqualificazione del sistema terra-mare, il Pontile, le alberature, pista ciclabile per tutto il percorso fino al Porticciolo», ha sottolineato Lutzu. La Programmazione territoriale presenta anche altre schede: il recupero della ludoteca di Torangius, nell’ambito del tematismo definito “sociale” dal sindaco, quindi lo sport, con l’obiettivo di far diventare Oristano il centro per gli sport declinati anche nella variabile disabilità, e, ancora, la possibilità di stipulare un accordo con Rete ferroviaria italiana e la Regione per piazza Ungheria.

La delibera include anche l’emendamento proposto dal Pd, a firma del capogruppo Efisio Sanna e da Maria Obinu.

«Si tratta di due schede contenenti la realizzazione di infrastrutture per garantire una maggiore accessibilità a tutte le strutture sovracomunali sportive, scolastiche e sanitarie e la creazione di una rotaria di fronte all'ospdeale San Martino all'intersezione con la via D'annunzio», hanno sottolineato Sanna e Obinu, nell’ambito della pedonalità degli spazi e mobilità lenta. L' altra scheda include al valorizzazione del compendio forestale Grantorre per il suo utilizzo in termini ambientali ed educativi, legandolo alla valorizzazione turistica. Ora si attende la valutazione del Centro regionale di programmazione con un iter che si potrà considerare compiuto con il decreto di delega. (si.se.)



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