La Nuova Sardegna

Oristano

Is Arenas, tutti al lavoro per riparare la passerella

di Piero Marongiu

Il sindaco di Narbolia con altri volontari ha sistemato uno dei tratti di accesso alla spiaggia 

14 agosto 2018
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NARBOLIA. Ai tanti frequentatori delle spiaggia di Is Arenas, il sindaco Giangiuseppe Vargiu aveva chiesto collaborazione e un po’ di pazienza, scusandosi per i disagi causati dal divieto di parcheggio nella pineta antistante i Camping Is Arenas e Nurapolis e dalla chiusura della passerella in legno che porta in spiaggia, divenuta impraticabile a causa della mancanza di manutenzione. Aveva anche promesso un intervento per rendere la passerella fruibile a tutti in sicurezza e alla promessa sono seguiti i fatti. Lo scorso fine settimana infatti, il sindaco, alcuni componenti della maggioranza e diversi volontari hanno iniziato a ripulire dalla sabbia il passaggio che conduce verso il mare e a sostituire le tavole marce e quelle ormai inservibili.

«Ci è sembrato giusto cercare di rendere meno disagevole il transito delle persone che vogliono godere del nostro magnifico litorale, provvedendo, praticamente a costo zero, a sistemare almeno la passerella – dice il primo cittadino. Penso che tra oggi e domani, il passaggio sarà nuovamente fruibile». Dopo l’intervento degli amministratori la passerella sarà utilizzabile anche dai disabili, i quali possono chiedere lo scivolo amovibile di proprietà del Comune che viene custodito dai gestori del camping Nurapolis. Insomma, dopo tante polemiche nate dai comportamenti scorretti di qualche fruitore delle spiagge oristanesi, evidenziate ultimamente dagli amministratori delle località in cui ricadono le borgate marine anche con ordinanze per il rispetto dei luoghi, anche il ripristino di un accesso al mare come la passerella di Is Arenas diventa una buona notizia. Per rimettere tutte le cose a posto: sistemazione dei parcheggi, apertura delle vie di fuga in caso di necessità per attrarre turisti e vacanzieri invece occorrerà attendere la prossima estate. Per adesso ci si dovrà accontentare di quel poco che è stato fatto. Sempre meglio di niente.



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