La Nuova Sardegna

Oristano

Ecco il centro che vigila sulla sicurezza delle feste

di Simonetta Selloni
Ecco il centro che vigila sulla sicurezza delle feste

Il questore Ferdinando Rossi nella sala operativa che coordina i vari servizi Rafforzati i controlli anche lungo il litorale. Coinvolta la polizia locale

15 agosto 2018
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ORISTANO. Passare da Scampia «la piazza di spaccio più importante d’Europa» a Oristano è una boccata di serenità, ma il 15 agosto è Ferragosto anche nel Sinis e per questa ragione l’attenzione sul popolo delle vacanze richiede un impiego corale e coordinato dell’apparato della pubblica sicurezza. Ecco perché il questore Ferdinando Rossi, a Oristano da due mesi e mezzi e con trascorsi in luoghi ben più impegnativi (uno su tutti, Scampia appunto), ha fatto il punto su quella che lui ha definito “operazione ad alto impatto”. La questione non è soltanto affrontare la giornata di oggi in particolare: «Giorni e giorni di lavoro», ha sottolineato, dalla sala operativa della questura, cuore nevralgico del 113 e del coordinamento dell’emergenza. Asticella sollevata fino al termine della settimana più impegnativa dell’anno, per quanto riguarda traffico e presenze.

Polizia & Co. Se «Il nostro azionista di riferimento è il cittadino», come ha ripetuto ieri anche Rossi, l’azienda cui fa capo ha una pluralità di soci. «Nell’operazione è impegnata la Polizia, che può far conto sugli uomini della questura, la Polstrada il Reparto prevenzione Crimine, il Reparto volo di Fenosu, la Squadra nautica, e, se dovesse essere necessario, il Compartimento della Polstrada di Cagliari, ma non solo. Ci sono i Carabinieri, alcune pattuglie della Guardia di finanza, e poi la Polizia municipale di Oristano, Cabras, Terralba, Arborea». Tutti coinvolti, per la propria competenza, in un piano coordinato che ha anche l’obiettivo di far sentire il cittadino sicuro.

Prevenzione. Controllo lungo gli arenili, contrasto all’abusivismo commerciale ma soprattutto prevenzione dei reati classici del Ferragosto: furti in appartamento, ma anche verifiche nei locali. «Abbiamo verificato con preoccupazione che alcuni esercizi hanno venduto alcol a minori di 16 anni. In altri locali, invece, c’erano più persone del consentito, a discapito della sicurezza. E poi sono stati rilevati casi di lavoro nero», ha ricordato Rossi, facendo anche riferimento alle recenti sanzioni proprio in questo campo.

Videosorveglianza. C’è anche da dire che molti Comuni stanno lavorando sulla videosorveglianza. «Un fatto positivo, sul punto c’è molta collaborazione con i Comuni. Da luglio 2017 a oggi sono stati denunciati 347 reati, il 40 per cento dei quali compiuti in luoghi dove è previsto un rafforzamento della videosorveglianza».

«Porta aperta». «È molto importante che i cittadini collaborino. Io stesso ho ricevuto un abitante del quartiere Torangius, che si trovava in una situazione di insicurezza percepita per via di un’aggressione subita», ha detto Rossi. Ricordando che c’è un’app, Youpol, che in forma anonima consente di presentare una denuncia o segnalare quella che si ritiene sia un’anomalia. In due mesi sono arrivate una decina di segnalazioni.

Città sicura ma... Se gli indicatori nazionali confermano che Oristano è una città sicura, questo non deve far allentare il sistema dei controlli. «Anche nelle pieghe della tranquillità si può insinuare la criminalità strutturata. Non organizzata, ma strutturata, come ad esempio lo spaccio di stupefacenti. Per questo serve la prevenzione e i controlli», ha concluso Rossi. Con l’auspicio che il Ferragosto sia quello che deve essere, una festa. E che l’unica incognita resti il tempo.

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