La Nuova Sardegna

Oristano

il lutto 

Morta il primo componidori donna: la Sartiglia piange Annadina Cozzoli

di Enrico Carta
Morta il primo componidori donna: la Sartiglia piange Annadina Cozzoli

ORISTANO. La salute se n’era andata da parecchio tempo. Giorno dopo giorno, le sue condizioni peggioravano e ieri è arrivata l’ultima ora per Annadina Cozzoli. I più distratti o i più giovani magari...

18 agosto 2018
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ORISTANO. La salute se n’era andata da parecchio tempo. Giorno dopo giorno, le sue condizioni peggioravano e ieri è arrivata l’ultima ora per Annadina Cozzoli. I più distratti o i più giovani magari non ne ricordano il nome, forse nemmeno l’avevano sentito prima, ma Oristano perde con lei un pezzo di Sartiglia e quindi anche un piccolo pezzo di storia. È stata infatti la prima donna a rivestire i panni del componidori, ruolo sino ad allora riservato ai cavalieri maschi anche se alcuni indizi di possibili capocorsa donne c’erano già stati.

Diatribe che appassionano e che gli storici risolveranno non certo in questo momento di dolore, in cui la manifestazione principe della città si ritrova a dover piangere uno dei suoi pilastri di qualche anno fa. Correva il 1973 quando il gremio dei contadini la scelse. Fu un premio alla bravura e un segnale di rottura con una tradizione molto chiusa in cui a predominare erano i cavalieri e non certo le amazzoni, felice novità di questi ultimi due decenni. Fu un segno di coraggio perché a molti parve strano assistere a una vestizione in cui la maschera andava a celare il volto di una donna. Sarebbe stata la prima e per lungo tempo l’unica donna a indossare i panni del capocorsa, perché la seconda volta arrivò nel 2010 con Elisabetta Sechi per il gremio dei falegnami che ruppe così a sua volta le catene della tradizione maschilista della Sartiglia. Eppure proprio in mezzo a un ambiente apparentemente ostile a certe aperture, Annadina Cozzoli seppe farsi strada. Era nata nel 1950 e la chiamata del gremio dei contadini arrivò nel 1973 quando aveva 23 anni. Prima però aveva avuto modo di mostrare la sua abilità a cavallo, salendo in sella per la sua prima Sartiglia nel 1965 ad appena 15 anni. Da quel momento l’amore per la giostra aveva accompagnato tanti anni della sua vita e anche quando ormai aveva deciso di non salire più in sella era sempre in prima fila per raccontare in convegni, incontri, interviste quella sua singolare avventura da pioniera. L’ultima discesa sarà lontano dalle sue amate via Duomo e via Mazzini e non sarà a cavallo. La chiesa di San Giuseppe alle 16.30 di oggi sarà il lugo per l’ultimo saluto.

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